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La nocciola piemontese “regina” dell’economia locale

La nocciola piemontese ha raggiunto nel 2013 i suoi massimi storici a livello di export. Ad affermarlo è un’indagine condotta dal servizio studi e ricerche di Intesa – Sanpaolo, la quale ha appunto evidenziato come la tonda gentile delle Langhe possa vantare ottime performance. Assieme ad essa, altre eccellenze piemontesi come il cioccolato torinese con caffé, la frutta, l’oreficeria di valenza, i vini di Langhe, Roero e Monferrato. In particolare, secondo lo studio citato, l’export di questi prodotti piemontesi è aumentato nel 2013 del 3,4%, mentre il complesso dell’industria manifatturiera italiana è rimasto fermo sui livelli esportati nel 2012. In termini di valore, l’export 2013 dei distretti produttivi piemontesi ha raggiunto i 6,4 miliardi di euro, con una sensibile accelerazione negli ultimi mesi dello scorso anno proprio da parte del settore dolciario. A livello di distretti produttivi, meglio del Piemonte sono andati quelli di Friuli-Venezia Giulia, Toscana e Puglia. Peggiori performance invece per Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Campania e Abruzzo.

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