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Nocciole, import in aumento

In Italia continua ad aumentare l’importazione di nocciole. Ad affermarlo sono i dati diffusi nei giorni scorsi da Ismea, istituto di servizi per il mercato agricolo, che a sua volta si rifà a dati Istat. Il motivo per il quale sta aumentando l’import di nocciole è da ricercare soprattutto nel fatto che la produzione non soddisfa totalmente le esigenze del mercato interno, anche se proprio l’Italia è seconda al mondo, dopo la Turchia, per produzione di nocciole, con circa 100.000 tonnellate ogni anno. Gli ultimi dati disponibili, relativi al periodo settembre 2012 – giugno 2013, evidenziano un aumento delle importazioni del 22% in volume e del 18% in valore. Le nocciole sgusciate sono il prodotto maggiormente importato (circa 28.000 tonnellate); a seguire ci sono le importazioni di nocciole in guscio (7.445 tonnellate), quelle di nocciole lavorate (4.200 tonnellate) e quelle di nocciole tostate (124 tonnellate). Significativo è anche il dato che sottolinea come, su circa 28.000 tonnellate di nocciole sgusciate importate, il 96% provenga dalla Turchia, seguita dalla Georgia con il 2% e quindi da altri Paesi. Diverso è invece il discorso per le nocciole in guscio, che tra settembre 2012 e giugno 2013 hanno visto un’importazione di 7.445 tonnellate, ovvero il triplo rispetto alla campagna precedente. Per questa tipologia, le importazioni di prodotto riguardano quasi esclusivamente il Cile, dalle quali provengono circa 5.900 tonnellate. Il resto, arriva in gran parte dalla Repubblica Ceca.

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