Tutti i comuni “corilicoli” della provincia di Avellino hanno ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Ad annunciarlo in questi giorni è stato Pietro Foglia, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, intervenendo a un convegno tenutosi a Baiano (AV) sul tema: “La valorizzazione dei prodotti tipici locali”. In particolare, il riconoscimento dello stato calamitoso è stato ottenuto per gli eventi siccitosi dello scorso anno. “La siccità dell’estate 2012 – ha rilevato Foglia – ha avuto ricadute negative per le produzioni corilicole campane con una sensibile contrazione dell’offerta di prodotto. Ho seguito in prima persona la questione ottenendo, anche per il lavoro svolto dalla Commissione Agricoltura, l’inserimento del nocciolo tra le colture interessate al riconoscimento di eccezionalità degli eventi atmosferici e l’estensione di tale riconoscimento a tutti i Comuni della provincia di Avellino. Dal 2012, però, i produttori di frutta a guscio – ha proseguito Foglia – non hanno ricevuto più l’aiuto accoppiato comunitario e ammonta a circa 10 milioni di euro il taglio agli aiuti per i produttori di nocciole, noci, pistacchi, mandorle e carrube, deciso dal Ministero dell’Economia nonostante le norme europee prevedano l’istituzione di contributi nazionali per questo settore”. Secondo Foglia la Pac Pac 2014/2020 dovrà invece consentire il massimo il sostegno alle produzioni corilicole.
Nocciola, la Campania ottiene lo stato calamitoso
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