C’è anche il California Prune Board, consorzio che si occupa della promozione delle prugne della California, tra gli sponsor ufficiali dell’Autunno Americano, il cartellone di iniziative in corso a Milano fino al febbraio 2014, che intende celebrare con mostre ed eventi la cultura degli Stati Uniti dagli Anni Cinquanta agli Anni Settanta del Novecento. Esther Ritson-Elliott, International Marketing Manager del California Prune Board in Europa, ha commentato: “Nonostante l’Italia stia vivendo una rilevante crisi dei consumi, siamo lieti di constatare che il Paese rimane uno dei maggiori mercati per il nostro prodotto. I consumatori italiani riconoscono la qualità superiore delle prugne della California, e sono disposti a pagare un po’ di più per un prodotto premium, le cui proprietà hanno recentemente ricevuto anche diversi riscontri a livello scientifico. Ad esempio, la conferma da parte dell’EFSA che 100 grammi di prugne della California al giorno contribuiscono al mantenimento delle normali funzioni intestinali. La California è il maggior produttore di prugne secche al mondo, contribuendo per il 50% alle forniture mondiali con un prodotto che viene esportato in oltre 70 Paesi. Tra questi, uno dei maggiori importatori di prugne della California è proprio l’Italia, che da sola rappresenta il 6,3% del valore globale delle esportazioni dalla California e si pone al quarto posto assoluto. Negli ultimi 5 anni il Belpaese ha importato una media di 3.953 tonnellate di prugne della California. In particolare, tra il 2012 e il 2013, si è registrata una crescita delle importazioni pari al 27%, passando da 3.302 a 4.191 tonnellate.
Le prugne a stelle e strisce investono in Italia
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