Gli effetti della spending review si fanno sentire anche nel comparto della frutta secca. Sono stati infatti azzerati gli aiuti di Stato, previsti dalla normativa comunitaria, a favore della frutta in guscio. Complessivamente, si tratta di un taglio che si aggira finora sui 10 milioni di euro e che va a colpire prodotti d’eccellenza per l’agricoltura nazionale, come nocciole, noci, mandorle, pistacchi e carrube. In proposito non sono mancate reazioni negative a questa decisione, tra cui quella di Tommaso Loiodice, presidente provinciale delle Acli Terra di Bari. “Tale preoccupazione – spiega Loiodice – nasce dalle conferme che giungono dal Ministero delle politiche agricole e forestali che annuncia il mancato stanziamento da parte del Ministero dell’Economia e delle finanze dei 10 milioni di euro necessari per coprire l’aiuto nazionale di 120,75 €/ha per il 2012 e che pare metta a rischio anche lo stanziamento 2013. Tale decisione mette a dura prova un settore particolarmente provato dalle importazioni di prodotti extracomunitari e di grande importanza per il presidio di zone collinari fragili dal punto di vista ambientale ed economico. L’invito è a fare fronte comune affinché sia scongiurato questo ulteriore affronto al settore primario”.
La spending review azzera gli aiuti alla frutta secca
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