Sono complessivamente 3.436 le notifiche trasmesse dai Paesi Ue nel corso del 2012 al Rasff, il sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi, istituito dal 2000. Ciò significa un calo del 7,7% rispetto al 2011, a fronte di un aumentato numero di controlli. Il rapporto dettagliato è stato pubblicato in questi giorni sul sito del Ministero della Salute. Risulta tra l’altro che Italia e Gran Bretagna sono ai primi posti per numero di segnalazioni inviate alla Commissione Europea, con 517 notifiche. Inoltre proprio l’Italia, assieme alla Spagna e alla Polonia, risulta all’interno della UE il Paese in cui sono giunti il maggior numero di prodotti irregolari. In particolare, dall’Italia ne sono stati notificati 106, un dato che a livello mondiale piazza il Belpaese al nono posto di una classifica guidata dalla Cina, seguita a sua volta da India e Turchia. Per quanto riguarda la frutta secca, i problemi maggiori sono stati riscontrati nella presenza di micotossine. In quei casi, le autorità hanno optato per i respingimenti della merce direttamente nei porti. Altre categorie di prodotti con irregolarità sono stati pesce, frutta fresca, ortaggi ed alimenti per animali. Problemi in aumento sono stati registrati anche per integratori alimentari, bevande e carni.
Rapporto Rasff, notifiche in calo nel 2012
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