L’industria è avvantaggiata rispetto all’agricoltura nell’accedere al credito da parte delle banche. Ad affermarlo durante il Vinitaly, salone internazionale del vino e dei distillati in corso a Verona, è stato il Maurizio Gardini, presidente di Fedagri Confcooperative. L’occasione è stata una tavola rotonda alla quale ha preso parte tra gli altri lo stesso Mario Catania, ministro delle Politiche agricole. Secondo l’elaborazione di Fedagri Confcooperative, su dati Banca d’Italia al 30 settembre 2011, il Taeg medio ponderato (l’indicatore del costo complessivo del credito a carico dell’utente, comprendente tutti gli oneri connessi alla sua erogazione) è del 4,51% nell’agricoltura, contro il 2,39% nel manifatturiero. L’attuale geografia dei finanziamenti nel mondo agricolo è guidata dal Nord Est, con 25,9 miliardi di euro, seguito dal Nord Ovest (20,4 miliardi) e dal Centro (12,8 miliardi). Ettore Riello, presidente di Veronafiere, ha aggiunto: “L’accesso ai finanziamenti è complicato; con questi meccanismi stiamo cambiando la geografia di un Paese che produce come l’Italia”.
“Credito alle imprese, agricoltura penalizzata”
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