Qual è lo stato attuale della nocicoltura in Veneto e quali sono alcune della varietà più apprezzate? Mysnack lo ha chiesto a Nogalba, società consortile costituita e gestita da un gruppo di agricoltori che sin dal 1989 sviluppano in Italia la nocicoltura specializzata da frutto. “Si stima che in Veneto – dice il Dott. Davide Quinto, direttore di Nogalba – siano prodotte circa 2.400 tonnellate di noci, il tutto espresso in peso equivalente secco. Nogalba, con i suoi 155 ettari in produzione, si attesta mediamente tra le 500 e le 600 tonnellate (peso equivalente secco in guscio), di cui 300-350 tonnellate sono vendute come noci in guscio secche, 30 – 40 tonnellate come noci fresche e da infusione, il rimanente inviato alla sgusciatura. Per il momento operiamo esclusivamente sul mercato nazionale, in quanto il nostro prodotto è particolarmente apprezzato rispetto all’estero, tanto che si riesce a spuntare mediamente anche 1 €/kg in più rispetto alla media di noci a guscio”. Per quanto riguarda le varietà, prevale la cultivar Lara (anche se sono coltivate pure Chandler e Tulare), raccolta da Nogalba per infusioni (nocino), per la vendita di noci fresche, per le noci secche e per le sgusciate. “Il frutto – spiega ancora il direttore di Nogalba – è mediamente di grosse dimensioni, con un diametro che supera normalmente i 30 mm; l’altezza media è di 34-39 mm, il diametro medio di 33-38 mm, il peso delle noci secche tra i 9 e i 13 grammi. La resa media in sgusciatura, vale a dire il rapporto fra gheriglio (la parte edibile) e peso complessivo del frutto in guscio, è compresa tra il 52 e il 5 %”.
“Mysnack in tour”: il Veneto e le noci
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