E’ un 2011 da incorniciare quello dei produttori viterbesi di nocciola. A confermarlo è Pompeo Mascagna, presidente della Organizzazione di Produttori “Assofrutti”, che insieme alla OP Apnal e alla OP Apronvit fa parte della AOP “Nocciola Italia”. “Quest’anno le 3 OP – ha detto Mascagna – commercializzeranno un quantitativo complessivo di circa 250.000 quintali di nocciole in guscio. Si tratta di un numero record, dovuto sia all’entrata in produzione di nuovi impianti, ma soprattutto alle favorevoli condizioni climatiche. Anche il quantitativo del biologico è aumentato notevolmente, arrivando a toccare le 12.000 quintali. Rispetto allo scorso anno, si tratta di circa un + 40%”. Anche il presidente della AOP Nocciola Italia, Emilio Contardo, si è mostrato molto soddisfatto per l’andamento dell’annata 2011 e per come i produttori stanno recependo il tema del biologico. Attecchisce invece molto meno tra gli stessi produttori – ha rilevato sempre lo stesso Contardo – la certificazione per la Nocciola Romana DOP. I motivi? A spiegarli è stato di nuovo Mascagna di Assofrutti: “Si tratta da un lato delle spese necessarie per intraprendere questo percorso e, contestualmente, da parte delle industrie dolciarie non c’è la disponibilità a riconoscere il giusto valore a questo prodotto”.
Nocciola, nel viterbese un’annata eccezionale
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