Il castagno non è originario della Nuova Zelanda. È solo dal 1800, con i primi colonizzatori giunti dall’Europa, che le piante sono state introdotte nel paese. Si tratta di piantagioni di castagno europeo (Castanea sativa) o piante d’ibridi naturali Euro-giapponesi di C. sativa e C. crenata. I primi impianti artificiali di produzione sono stati sviluppati tra il 1970 e il 1980, ma l’assenza di una forte domanda del mercato interno, dovuta alla poca conoscenza del prodotto, ha rallentato il proliferare delle piantagioni. Le principali zone di produzione sono nelle aree settentrionali a clima sub-tropicale fino a quelle temperate-fredde delle regioni meridionali, in particolare nelle zone di Waikato, Bay of Plenty e Auckland, a seguire Northland, Wairarapa, Levin and Canterbury. Sono state frequenti negli anni le esportazioni di castagne neozelandesi tramite la cooperativa “Chestnut Exports New Zealand Ltd” verso i paesi dell’emisfero nord, ma si tratta di un processo difficile, date le lunghe distanze e le restrizioni sanitarie applicate dagli importatori. Ad oggi si sta puntando di più sui derivati industriali, in particolare sulla farina di castagne, le castagne essiccate e farcite, birra e liquori.
Voglia di castagne? Andiamo in Nuova Zelanda
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