“Non esiste una ricetta per il reparto ortofrutta perfetto. Ma esiste l’impegno costante e quotidiano per migliorare la nostra proposta e per soddisfare al meglio i bisogni dei nostri clienti”.
Esordisce così Robis Rizzolo, responsabile ortofrutta di Migross, che aggiunge: “L’assortimento deve rispecchiare le esigenze del cliente, il consumo si sta spostando velocemente da una categoria all’altra, privilegiando quelle ad alto contenuto di servizio, pertanto dobbiamo essere bravi ad anticipare i trend di mercato e a trovarci pronti. Per questo aspetto troviamo fondamentale recepire l’innovazione che ci viene proposta dai fornitori”.
“Continueremo lo sviluppo della private label attraverso una filiera di produzione controllata – precisa – predisponendo precisi capitolati di fornitura a garanzia della qualità del prodotto”.
Il punto sull’andamento del reparto
Secondo Migross, l’andamento del reparto ortofrutta è nel complesso molto positivo. Il 2023 si è chiuso con un aumento importante di fatturato a doppia cifra: “Da settembre in avanti abbiamo assistito sia a un incremento dei volumi, sia del fatturato – riferisce Rizzolo – Il che ci ha permesso di recuperare il terreno perso nei mesi estivi, i quali non sono stati particolarmente brillanti per via dell’andamento climatico”.
“Quanto al 2024 – fa notare il manager – è iniziato nella continuità degli ultimi mesi del 2023. In generale il dato annuo 2023 è in linea con i dati complessivi dell’insegna, mentre nel 2024 registriamo un incremento del 5% dei volumi e del fatturato rispetto all’anno precedente”.
L’esotico tira
A contribuire alle buone performance dell’ortofrutta anche le nuove categorie: esotico, mix di frutta secca, piccoli frutti stanno rivitalizzando il reparto: “Sono referenze che hanno avuto un incremento sopra la media sia a volume, sia in termini di fatturato – rileva Rizzolo – Il comparto esotico, da Migross, nel 2023 ha registrato una crescita trascinata dall’avocado Hass”.
“Escludendo banane e ananas, che però oramai consideriamo frutta tradizionale, a oggi l’avocado occupa il primo posto incontrastato – sottolinea – Anche la frutta secca nel 2023 ha avuto un incremento importante, così come i piccoli frutti, che vedono i mirtilli in continua crescita di volumi. Da segnalare anche le ottime performance della V gamma”.
La vendita assistita non interessa
Sul tema della vendita assistita, Rizzolo risponde: “Al cliente della Gdo forse non interessa. Lo vediamo più attento ad altri tipi di servizi, per esempio la prima gamma evoluta, i prodotti di servizio, la spesa comoda e veloce. I consumi sono infatti sempre in evoluzione: chi avrebbe mai detto, 20 anni fa, che i prodotti di IV e V gamma avrebbero occupato, oggi, rispettivamente il primo e terzo settore a valore di tutta l’ortofrutta?”.
Quanto alla formazione, ogni anno Migross organizza alcune giornate per fare il punto con i responsabili di reparto. In queste occasioni, tra gli altri temi di discussione, ci sono le tendenze di mercato e le scelte assortimentali: “Sono importanti momenti di confronto in cui emergono spunti sia in termini di nuove proposte al cliente, sia per migliorare il servizio”.
“Siamo Edlp”
Ma come attirare il consumatore in reparto e, soprattutto, come comunicare con i clienti? “La nostra strategia è essere Edlp (Every day low price, prezzi bassi tutti i giorni, ndr) nei reparti freschi e quindi anche in ortofrutta viene comunicata ai clienti questa scelta esponendo cartellonistica a tema oltre a evidenziarlo nei volantini – argomenta – I consumatori d’altro canto ricercano sempre di più il prezzo corretto alla giusta qualità e richiedono maggiore attenzione al rispetto della stagionalità e alla valorizzazione dei prodotti locali, anche in ottica di sostenibilità ambientale”.
Grandissima attenzione, quindi, viene riservata alla selezione dei fornitori. “Abbiamo l’obbligo del miglioramento continuo – conclude – Pertanto analizziamo le eventuali problematiche delle campagne precedenti e facciamo scouting aziendale, dando la priorità alle aziende di produzione che garantiscono qualità e servizio ai nostri consumatori finali, con un occhio particolare al territorio dove ci troviamo. Cerchiamo inoltre di diversificare le zone di produzione in modo da ridurre i rischi connessi alle avversità meteorologiche a cui ci siamo purtroppo abituati negli ultimi anni”.