Penny Market comunica con tutti gli strumenti a disposizione, dai social al packaging, ma nel reparto ortofrutta parlano anche i prodotti. A iniziare da quelli bruttini ma buoni, o quelli biologici, o quelli frutto della cura dei produttori locali. L’insegna della Gdo, per esempio sulla sostenibilità, fa parlare anche le scelte e le pratiche aziendali come quelle dedicate al risparmio energetico. Le illustra a myfruit.it il direttore marketing Bruno Bianchini.
L’ortofrutta in quattro marchi
Lo storytelling di Penny Market è concreto e basato su controllo qualità, sicurezza alimentare e rapporto con il territorio. Valori incorporati nei prodotti: “Comunichiamo con i nostri 4 marchi principali. Con Amo Natura, il marchio basato sulla qualità, con prodotti anche di origine estera, poi Natura è che rappresenta il 100% italiano con prodotti esclusivamente da agricoltura integrata, abbraccia la sostenibilità ad esempio con la riduzione dei pesticidi fino al 70%, lo sfuso e la quarta gamma”.
Ma non è finita qui: “MyBio Bellezze Naturali ma abbiamo il biologico, ma anche i prodotti brutti ma buoni dove si rappresentano anche quelli con piccole imperfezioni”. Sono gli speciali fuori, perfetti dentro e come scrivono nei testi aziendali: E’ importante saper scegliere la qualità, senza farsi ingannare dalle apparenze. “Quest’ultimo elemento viene raccontato – spiega il direttore Bianchini – mentre l’imballaggio è 100 % biodegradabile. Infine con Vicino vengono promossi i prodotti del territorio, quelli dei piccoli produttori locali che valorizzano i luoghi”. Un esempio tra gli altri è il melone retato mantovano. Si punta sull’eccellenza.
La comunicazione con il prodotto
Bruno Bianchini sottolinea come il “prodotto è un mezzo per comunicare la segmentazione, i valori, la freschezza e la salubrità”. La visualizzazione è aerea per poi atterrare sui prodotti.
Le attività in store hanno subito una sospensione a causa del Covid, mentre c’è una grande concentrazione sui social: “Ci stiamo divertendo, valorizzando le proprietà dei prodotti, la stagionalità, i trend del momento, ma offriamo anche qualche piccolo suggerimento, informazioni che stuzzicano l’interesse e anche legate all’attualità. Puntiamo a presentare i prodotti in modo originale, sottolineiamo le proprietà e proponiamo l’associazione con piatti particolari. In questo modo si desta più interesse, usciamo dai binari tradizionali per offrire una suggestione”.
Su Instagram prevalgono le emozioni, su Facebook non mancano le promozioni
Ogni canale social ha le sue peculiarità, il suo linguaggio, il suo pubblico: “Il piano editoriale su Instagram punta su contenuti più valoriali, su Facebook questi si alternano con messaggi promozionali e le offerte che suscitano sempre interesse”.
La comunicazione sulla sostenibilità non è solo immagine, testi, luci, etichette ma anche scelte coerenti con i valori. A iniziare dalla sostenibilità. Nel reparto ortofrutta di Penny Market: “L’illuminazione è a Led e i banchi frigo sono chiusi quindi massima attenzione ai consumi energetici. La linea di prodotti Natura è – prosegue Bianchini – punta sul prodotto salubre, sulla riduzione dei pesticidi. Abbiamo una piattaforma di 50 articoli dove è centrale anche il tema della riduzione degli imballaggi, la prima scelta è il cartone, poi r-Pet”. Oltre la comunicazione i fatti, quelli che comunicano.
Lo sfuso, il territorio, il benessere
Un’altra pratica concreta che parla è relativa allo sfuso in reparto: “Un ottima scelta per Penny Market, dopo il panico Covid ora il fenomeno è bilanciato e lo sfuso è una buona proposta per i consumatori. Un altro impegno è quello con il territorio, con i fornitori che gravitano vicino alle nostre piattaforme”.
Vicino al territorio ma seguendo la filosofia della “varietà e dell’innovazione”, come l’attenzione al tema del benessere: “Siamo partiti durante la pandemia e ci abbiamo preso. Il trend del benessere è molto importante, un marchio cross category che abbraccia anche la parte della frutta secca”.