“E’ come se gli acquisti si fossero dilazionati rispetto al passato e questo ha poi portato a una mutata composizione del paniere di spesa”. Sono alcune delle considerazioni che Germano Fabiani, responsabile del reparto frutta di Coop, espone a myfruit.it prendendso in considerazione alcuni dei principali cambiamenti in atto da quando è scoppiata la pandemia. A più di un anno di distanza dall’inizio dell’emergenza sanitaria e mettendo tra parentesi il primissimo periodo di lockdown del 2020, quando gli acquisti erano dettati da impulsi quasi prebellici, è possibile analizzare alcuni mutati comportamenti di acquisto, che riguardano naturalmente anche il reparto ortofrutta.
Acquisti più attenti e grande attenzione alla convenienza
“Tutte le grammature di IV gamma si vendono di meno perché i clienti hanno preso confidenza con la prima gamma”, spiega Fabiani. Anche per quanto riguarda la frutta secca si assiste a un’inversione di tendenza sul fronte delle monoporzioni a favore invece delle alte grammature, una cambiamento che mette in discussione quanto avvenuto invece negli ultimi anni. “La spesa è diventata oculata, ma la strategicità di freschi e freschissimi, a partire dal reparto ortofrutta, si accentua sempre di più”. E questo, sempre secondo Fabiani, si vede anche nella grande spinta alla convenienza che sta investendo questi reparti nei punti di vendita di un po’ tutte le insegne della Gdo: “C’è maggior pressione promozionale perché questa emergenza che si protrae rinsalda e aumenta diffidenza ad andare nei centri commerciali”.
C’è ancora la necessità di innovare e incuriosire il consumatore
L’impennata delle vendite di prodotti che potremmo definire basic, da parte del consumatore, non ha però ridotto la necessità di puntare sull’innovazione da parte della grande distribuzione. “In realtà noi abbiamo l’esigenza, con molti metri lineari a disposizione, di continuare proporre curiosità e innovazione alla clientela anche per smarcarci da canali di vendita che invece hanno fatto dell’efficienza il loro cavallo di battaglia – continua Fabiani – Noi abbiamo la possibilità di innovare e fornire una grande profondità di assortimento”.
La crescita dell’e-commerce? “Una doccia fredda per tutti”
La grande accelerazione dell’e-commerce quali prospettive può dare all’ortofrutta? “Il primo bimestre di lockdown del 2020 è stata come una secchiata di acqua fredda in faccia per tutti. Il consumatore mediterraneo e latino è in realtà molto più predisposto a una spesa moderna e quindi on-line di quanto credessimo”. Un aspetto che ha messo in evidenza le lacune i ritardi della Gdo da questo punto di vista. “Credo che probabilmente lo sviluppo di questa tipologia di vendita – conclude Fabiani – avverrà con player specializzati in grado di fare programmi di lungo periodo”.