Crescono gli impianti e i volumi produttivi di Envy, la mela club di fascia premium commercializzata dai consorzi altoatesini Vog e Vip. E, di pari passo, nei prossimi anni crescerà la presenza della mela presso le insegne della Gdo. Myfruit.it ha fatto il punto con Hannes Tauber, responsabile marketing di Vog, e con Fabio Zanesco, direttore commerciale di Vip: emerge un quadro di ottimismo e di aspettative per un prodotto che piace al mercato nazionale.
Le dinamiche negli scaffali pre e post pandemia
“La mela, grazie all’ampia gamma varietale, è un prodotto molto amato dal consumatore, anche per via della disponibilità durante tutto l’anno – esordisce Hannes Tauber – Oltretutto fa parte di un mondo molto flessibile al cambiamento. Lo abbiamo visto nei mesi scorsi con la richiesta crescente, da parte della Gdo, del prodotto confezionato. Il mondo produttivo ha puntualmente risposto”.
“Il Covid-19 ha modificato il comportamento del consumatore che, nel momento di emergenza, ha abbandonato lo sfuso preferendo il prodotto imballato, mele in primis – conferma Fabio Zanesco – Ma penso che, superata la crisi sanitaria, le nuove abitudini si ridimensioneranno nel tempo lasciando spazio ai fondamentali. L’innovazione degli imballaggi, il biologico, più in generale la sostenibilità sono trend di cui si tornerà a parlare come e più di prima della pandemia”.
“Causa emergenza sanitaria sono diminuite le degustazioni nei punti vendita – riferisce Tauber – Dobbiamo continuare la collaborazione con la Gdo e puntare sul dialogo con il consumatore, dobbiamo essere molto innovativi, collegare il mondo digitale con il mondo reale. Con Envy, da quest’anno, siamo anche sui social, in particolare su Instagram, per raggiungere ancora più consumatori”.
“I discount continuano ad aumentare la loro quota – osserva infine Zanesco – All’inizio della pandemia si è speso di più, ma ora si guarda di nuovo al prezzo. Tengono i prodotti premium, scelti dal consumatore in base al loro gusto e alle loro caratteristiche. Oltretutto, nel segmento mele, si parla di circa 50 centesimi in più al chilo, sono queste le grandi differenze con il prodotto che rappresenta la pancia del mercato”.
Envy, la mela che piace agli italiani
La mela Envy è un progetto comune dei consorzi altoatesini Vip e Vog i quali, nell’ultima stagione, ne hanno prodotto complessivamente 7.600 tonnellate. Ma gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi: da qui al 2028 si conta di raddoppiare la produzione, sono diversi i nuovi impianti già messi a dimora.
“La varietà Scilate, di origine neozelandese, ben si adatta alle caratteristiche pedoclimatiche dell’Alto Adige – spiega Zanesco – Il suo calibro medio-grande è molto apprezzato soprattutto dal mercato italiano”. “Un successo che si basa sul posizionamento del marchio e sulle caratteristiche organolettiche del prodotto – aggiunge Tauber – Piacciono la sua dolcezza, la succosità, il rosso attraente e la buona shelf-life”.
Produzione e Gdo possono fare la differenza
Al momento i volumi di mela Envy sono limitati e pertanto il suo ingresso in Gdo procede a piccoli passi: “Le insegne richiedono volumi e continuità – precisa il manager di Vip – e quindi per la prima fase di sviluppo il mercato all’ingrosso è stato il naturale canale di riferimento. Ma nei prossimi anni, grazie ai nuovi impianti e ai conseguenti volumi, di sicuro la si troverà diffusamente a scaffale, visto l’apprezzamento che rileviamo nel consumatore italiano”.
“Il punto di vendita è fondamentale per la comunicazione – conclude Tauber – Abbiamo imparato che produzione e Gdo, lavorando insieme, possono fare la differenza. E vendere quello che piace al consumatore”.
Per partecipare al webinar, in programma il 14 aprile (dalle 15.00 alle 16.30), è richiesta la pre-iscrizione a questo link.