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Aldi, il reparto ortofrutta che “comunica” al cliente

Aldi comunicazione ortofrutta
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Il colosso tedesco vanta 115 referenze e prodotti tutti certificati. C’è bisogno di “Food Consultant” nel reparto ortofrutta? «Il cliente viene aiutato nell’acquisto da esposizione e comunicazione in-store»

Oltre 115 referenze tra frutta e verdura, di cui circa circa 12-15 biologiche, due referenze bio nella IV Gamma, tanti prodotti Dop e Igp oltre a diversi prodotti stagionali. Sono alcuni numeri che caratterizzano e descrivono il reparto ortofrutta dei punti vendita di Aldi, colosso tedesco nel settore discount che ha superato l’ambizioso traguardo di aprire 45 punti vendita in Italia nel 2018, anno del debutto nel Bel paese e in perfetta linea con quanto programmato e annunciato sin dalla sua prima apertura.

«Il reparto ortofrutta è di grande importanza», ci spiega l’azienda, con un’ampia gamma di referenze «per offrire ai propri clienti il giusto equilibrio tra freschezza e convenienza e per rispondere a tutti i gusti e a tutte le esigenze». Un reparto che è inoltre ispirato ai “mercati tradizionali”, punto forte dei negozi e con un’offerta composta in prevalenza da prodotti a marchio proprio. Secondo Aldi I fornitori di ortofrutta rappresentano dei  veri e propri “custodi del gusto”: «insieme a loro il brand lavora per il raggiungimento di un obiettivo comune, offrire ogni giorno prodotti selezionati che uniscono qualità e convenienza».

Aldi Reparto Ortofrutta

Aldi Reparto Ortofrutta

Per il discount tedesco, inoltre, la scelta di partner riconosciuti, affidabili e i cui standard di sicurezza sono consolidati e certificati è fondamentale: «Tutta la frutta e la verdura di Aldi proviene da fornitori certificati GLOBALG.A.P., un protocollo che garantisce produzioni sicure per il consumatore e tracciabilità dei prodotti, inoltre verifica aspetti ambientali e sociali in tutti i processi di filiera».

Aldi concorda direttamente con i fornitori le misure da attivare per aderire ai sistemi di certificazione di qualità dei processi e dei prodotti, «la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti sono la massima priorità per la composizione dell’offerta di tutti i nostri punti vendita. A tal fine il brand ha definito elevati standard qualitativi, il raggiungimento dei quali viene verificato attraverso ripetuti controlli lungo la filiera».

E cosa ne pensa Aldi della proposta lanciata a myfruit da Giorgio Santambrogio in una recente intervista, nella quale il manager e presidente di ADM sosteneva come ormai necessaria all’interno di questo reparto la figura di un “food consultant“, un consulente che aiuti il cliente nella scelta del prodotto?

«Aldi dà particolare attenzione al reparto ortofrutta, esponendo al meglio la merce e rifornendolo più volte al giorno – spiega l’azienda -il nostro reparto viene ben valorizzato dalla sua posizione all’entrata del negozio, oltre che dall’ampia e intuitiva cartellonistica interna che guida i nostri clienti nella scelta d’acquisto» ci spiega. Insomma, esposizione e comunicazione per il colosso tedesco sembrano essere elementi sufficienti. «I clienti amano scegliere autonomamente la propria frutta e verdura e vengono aiutati e guidati nella loro scelta d’acquisto grazie ad un’esposizione semplice e razionale e da una comunicazione in-store chiara e intuitiva».

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