L’investitura a “fiera dell’ortofrutta italiana” il primo giorno da parte del vice ministro Olivero ha probabilmente messo fine al cosiddetto risiko fiere, o quanto meno è quello che in molti si augurano. A partire, naturalmente, dal presidente di Macfrut Renzo Piraccini che, anticipando la scontata domanda da parte della stampa presente alla conferenza finale di lancio dell’edizione 2018, non poteva non dedicare un commento ad una questione che ormai si trascina da qualche anno:
Spero sia finita la telenovela delle fiere, anche perché è diventato ormai imbarazzante rispondere alle domande su questo tema”.
Tutto, quindi, lascia supporre che Macfrut ritorni ad essere l’unico palcoscenico dell’ortofrutta italiana, anche se, probabilmente, prima di assistere all’ultima puntata della “telenovela fiere” bisognerà capire quali saranno le mosse di Verona che, all’interno della staffetta con Milano, il prossimo anno dovrebbe ospitare Fruit & Veg Innovation, quest’anno andata in scena all’interno di Tutto Food.
Ma al di là di questo, Renzo Piraccini, oltre all’endorsement politico, porta a casa la certezza di una fiera che ha riconquistato una sua chiara identità, indipendentemente del numero dei visitatori che quest’anno non è certo il dato più eclatante da sottolineare – da 38mila a 39mila – e, d’altronde, non è neanche quello più ricercato, come spesso ha evidenziato il presidente di Macfrut già a partire dalla passata edizione, quanto quello relativo ai visitatori esteri, saliti invece del 25% in questa edizione.
Sguardo ora alla prima edizione cinese a Shanghai, insieme a Ifema (Fiera Madrid) che si terrà a novembre di quest’anno, e naturalmente all’edizione 2018 che avrà come emblema, questa volta, il radicchio, altre esempio di prodotto ortofrutticolo italiano vincente, arrivato oggi all’eccellenza dopo un passato connotato non certo da grandi onori. Veneto, quindi, patria d’elezione di questa ormai famosissima cicoria, come regione partner e Colombia, paese sia esportatore che importatore di ortofrutta, come Paese partner.
Confermati i focus New Retail Solution, Macfrut Bio e Macfrut in Campo, il prossimo anno i frutti esotici avranno un palcoscenico speciale con un forum tutto dedicato, probabilmente il giorno prima dell’apertura della fiera, con il Tropical Fruit Congress: se n’è parlato già quest’anno di frutta tropicale e della sua ascesa in Italia, nella prossima edizione ci sarà modo di approfondire un universo che cresce a cifre molto interessanti, trainato non non più e solo orami da ananas e banane.
Proseguono, infine, road show cone tre Continenti interessati: Asia (Kazakistan e Uzbekistan), Africa (Etiopia e Angola) e Sudamerica (Colombia e Cile), all’interno dei quali, probabilmentealcune delle tecnologie agricole italiane avranno l’opportunità di mostrarsi dal vivo in questi paesi.
“Il nostro settore è ad una svolta epocale – ha concluso Piraccini nel suo intervento – e questa fiera ha un potenziale incredibile.
Faccio un appello: guardiamo al futuro, superiamo le incomprensioni e stiamo insieme. Abbiamo opportunità straordinarie».