Schizzano in alto i giorni con temperature massime, crescono quelli consecutivi senza precipitazioni, sono profondate anche sotto i 200 quintali per ettaro le rese dei terreni dedicati all’agricoltura. Questa la radiografia pesante sui cambiamenti climatici in Emilia-Romagna. Ci sono da mettere in salvo i terreni. La Regione a Macfrut ha presentato il progetto frutteti protetti con dati e numeri necessari a capire il fenomeno. E con la sala piena, segno che il tema interessa.
Rendere gli agricoltori meno dipendenti da clima e malattie
Myfrui.it ha intervistato sul progetto Valtiero Mazzotti, direttore generale della direzione generale agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna. “Il nostro obiettivo è rendere gli agricoltori più indipendenti dalle variabili climatiche che si sono verificate negli ultimi tempi. In particolare bassa temperatura, alta temperatura e siccità, carenza d’acqua o eccesso d’acqua, come l’alluvione”.
Ma non è finita qui: “Senza dimenticare gli attacchi di malattie che non si erano mai viste, a iniziare dalle cimici asiatiche e tanto altro. Un altro elemento è la difficoltà per gli imprenditori agricoli di trovare un’adeguata copertura assicurativa, per cui la difesa attiva rispetto alla difesa indiretta o passiva è da preferirsi”. Negli ultimi anni le superfici a pero sono passate da 22 a 14mila. E’ sceso anche il pesco e le nettarine mentre sono in leggera crescita o stabili albicocche, ciliegie e susine.
Difendersi dagli eventi estremi costa
Non è economicamente indolore difendersi: “Gli agricoltori devono fare grossi investimenti per installare impianti con reti di protezione dalla grandine e dagli insetti, con sistemi irrigui adeguati, con anche disponibilità di acqua o di vento indotto attraverso le cosiddette ventole per la protezione dal gelo perché negli ultimi cinque anni ben tre sono stati caratterizzati da gelate in fioritura o in post-fioritura”.
La Regione ha investito 40 milioni, già protetti 3500 ettari
Per mitigare le spese degli agricoltori e tutelare la filiera la Regione ha pubblicato dei bandi. “Li abbiamo emessi per singoli problemi: prima la cimice asiatica, poi il gelo. Siamo già oltre i 40 milioni, risorse messe a disposizione del sistema agricolo”.
Vediamo più in concreto le conseguenze di questi finanziamenti: “Sono già protetti circa 3500 ettari di frutteto in Emilia Romagna. Con questo progetto vogliamo intervenire su nuovi 1000 ettari per tutelare le produzioni da queste avversità. Vogliamo proteggere ulteriormente anche altri 500/600 ettari già interessati da interventi precedenti”. Il traguardo finale? “Portare la quota di frutteti protetti in Emilia Romagna almeno al 15% su 42mila che abbiamo attualmente in coltivazione”.