La tutela del patrimonio di biodiversità e dei servizi ecosistemici passa dalle pratiche agronomiche sostenibili. Alla tappa milanese della Festa del bio, sabato 9 marzo alle 14.30 a Palazzo Giureconsulti, alcuni agricoltori biologici e biodinamici condivideranno il loro impegno quotidiano per la conservazione degli habitat naturali e della fertilità del suolo.
Marco Paravicini dell’azienda agricola biodinamica Cascine Orsine, sottolineerà il ruolo fondamentale della biodiversità per la sua realtà in provincia di Pavia, dove natura e agricoltura convivono nel rispetto della sostenibilità ambientale e del benessere degli animali.
Inserita in un’area naturale protetta, Cascine Orsine è stata recentemente coinvolta in un’esperienza di citizen science, pubblicata sulla rivista Biologia Ambientale, che ha permesso di censire oltre duecento specie di flora e fauna, di cui 14 particolarmente protette come l’airone rosso, il falco pecchiaiolo occidentale e la nitticora. La quantità di biodiversità identificata, conferma l’importanza delle pratiche agronomiche ecologiche per la tutela degli habitat naturali e degli ecosistemi, fortemente minacciati dall’uso di sostanze chimiche di sintesi e dai cambiamenti climatici.
Passare dalla zootecnia a un’impresa multifunzionale all’insegna della sostenibilità, è la storia di Marco Sala dell’azienda agricola Cascina Selva. Fondata nel 1947 all’interno del Parco del Ticino, per rispondere alle sfide del mercato decide di differenziare le attività e di recuperare la marcita. Si tratta di un’antica tecnica di coltivazione foraggera tipica della pianura lombarda, simbolo di un’alimentazione sana e patrimonio di biodiversità. Una decisione che dà subito grandi soddisfazioni sia in termini di rese sia per la valorizzazione delle antiche tecniche utilizzate dal nonno e dal padre. I 300 ettari di marcite di Cascina Selva costituiscono oggi un ecosistema ricchissimo di biodiversità, dove specie rare ed erbe spontanee trovano un habitat ideale.
Si rivolge al passato per guardare al futuro anche il Consorzio Agricolo Carioni, diventato nei 104 anni di storia un modello di imprenditoria agricola green e sostenibile. Francesco Carioni condividerà nel talk alla Festa del bio, la passione e il rispetto per la natura che contraddistinguono la filiera corta, tracciata, 100% biologica, scelta per tutelare la biodiversità della sua azienda nel cuore della campagna cremasca, che attualmente si estende su più di 800 ettari.
La storia di biodiversità di Daniele Andreoli, giovane viticoltore valtellinese, parte dall’amore con cui ogni giorno si trova a rispondere con pratiche agricole ecologiche alle emergenze climatiche e alle sfide di una dinamica realtà in crescita. Grazie all’approccio olistico tipico del metodo biodinamico, la cascina riesce a mantenere l’equilibrio naturale dell’ambiente agricolo per una produzione sostenibile e di qualità.
Impegno, passione e onestà, sono le tre parole scelte da Sara Vigani per connotare la narrazione di biodiversità dell’azienda agricola Spensierata Franciacorta, che conduce con il marito Cristian Zaninelli. Una viticoltura che parte dalla tutela dell’ambiente, dei cicli naturali delle stagioni per cogliere appieno le sinergie tra la biodiversità̀ coltivata e allevata e quella selvatica locale.
Storie di agricoltura e resilienza che hanno come comune denominatore l’amore per la terra, la tutela degli equilibri ambientali e l’impegno per fare dell’agricoltura uno scrigno di biodiversità. Ecco perché il progetto Being Organic in Eu, che punta a favorire un sistema agroalimentare etico, salutare, resistente dal punto di vista climatico ed ecologico, ha scelto di supportare questo talk durante la tappa milanese della Festa del BIO, l’evento di riferimento del biologico italiano.
Si tratta di un’iniziativa realizzata nell’ambito della campagna Being Organic in Eu promossa da FederBio in collaborazione con Naturland e cofinanziata dall’Unione europea ai sensi del Regolamento Eu n.1144/2014.
Fonte: Being organic in Eu