Le aziende italiane si danno appuntamento a Berlino, dal 7 al 9 febbraio.
Italian Fruit Village, più di 30 eventi e cookingshow
Saranno più di 30 gli appuntamenti, tra convegni e cooking show, che animeranno l’area eventi dell’Italian fruit Village, cuore pulsante dell’ortofrutta italiana a Berlino.
Un fitto programma che coinvolge istituzioni, aziende, organizzazioni di categoria, istituti di ricerca, associazioni e testate di settore, per un dibattito sempre più approfondito sulle tendenze di mercato e le politiche di settore.
Nella tre giorni, infatti, si terranno convegni organizzati da l’Unione nazionale Italia Ortofrutta, l’associazione di categoria Coldiretti, dalla Regione Campania e dall’Aicot (Associazione italiana consorzi di tutela), durante i quali si approfondiranno i temi legati alle politiche di sviluppo, di internazionalizzazione e di promozione del settore, anche in relazione alle denominazioni d’origine, alla Pac e al Pnrr. Tra le attività finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza si terrà un approfondimento sul centro nazionale di ricerca per le tecnologie dell’agricoltura Agritech promosso dal dipartimento di Agraria dell’Università Federico II.
Tra i momenti direttamente promossi dal consorzio Edamus si evidenzia il confronto sulle politiche di sviluppo del settore ortofrutticolo tra gli assessori regionali all’Agricoltura di Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, la promozione della Cucina italiana quale patrimonio immateriale dell’Unesco a cui è prevista la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni italiane presenti in fiera e la presentazione della terza edizione del Salone della dieta mediterranea, Dmed (Capaccio-Paestum 24-26 maggio 2024).
Il palco dell’Ifv sarà anche l’occasione per festeggiare i 70 anni della fragola della Basilicata a cura di Asso Fruit Italia, annunciare Luv, la prima fiera di filiera dell’uva da tavola (Bari 22-24 ottobre 2024) e presentare i risultati dei progetti Map Mediterranean aperitif project attuato, tra gli altri, dall’Op Costieragrumi, Apargò Op La Palma e I love fruit ad veg from Europe promossa dalle organizzazioni di produttori Aoa, Agritalia, La Deliziosa, Meridia e Terra Orti. Spazio verrà dato anche alla promozione di progetti di sensibilizzazione e diffusione del consumo di ortofrutta presso le giovani generazioni. È il caso di Cinefrutta, Fruit and salad smart games, Fruit and salad on the beach e Fruit and salad school games.
Nel corso di Fruit Logistica, nell’Italian Fruit Village verranno assegnati gli Italian food news award international che premiano le aziende, le persone e i prodotti che eccellono nell’agroalimentare italiano.
A moderare gli incontri si alterneranno direttori e redattori delle principali testate di settore, tra cui Raffaella Quadretti direttrice di myfruit.it.
Ma, come è consuetudine, l’Italian Fruit Village non è solo business e incontri. Per promuovere la qualità dei prodotti italiani, si terranno tantissime degustazioni. Nell’area showcooking del Village il resident chef di Ifv, Mimmo Esposito, preparerà – utilizzando i prodotti di tutti gli espositori – pietanze d’eccellenza proposte nell’ambito di pranzi, aperitivi, colazioni e spuntini. Ogni giorno ci sarà un assaggio di prodotti tipici messi a disposizione dalla Regione Campania e dalle Op Terra Orti, Aoa, Asso Fruit Italia, La Palma e La Deliziosa. A chiudere le giornate di fiera gli agriaperitivi offerti dal Consorzio Edamus e dall’Unione nazionale Italia Ortofrutta.
Naturitalia, riflettori su IV gamma e nuove club
Nuove proposte di IV gamma grazie a un innovativo stabilimento recentemente inaugurato, importanti progetti club nel campo delle drupacee e dell’uva da tavola e tutta l’eccellenza delle produzioni dei propri soci: è ricco il paniere di novità e di conferme che Naturitalia presenterà agli operatori internazionali.
“L’innovazione è nel dna di Naturitalia – commenta il direttore generale Gabriele Ferri – investire in nuovi prodotti e tecnologie per soddisfare le esigenze del mercato e salvaguardare il reddito degli agricoltori è elemento fondamentale della nostra mission. I trend di mercato, in questo senso, sono chiari: la componente di servizio e la premiumness sono tornati driver centrali per gli acquisti di ortofrutta. Una richiesta chiara alla quale Naturitalia risponde con un ampliamento dell’offerta di IV gamma dedicata, in particolare, al canale della ristorazione e con l’ingresso nel proprio paniere di varietà di frutta nuove e innovative come le nettarine piatte Ondine e le uve club sviluppate da Ifg e Stargrow. Ingressi importanti – continua Ferri – che si affiancano all’ampia proposta di prodotti ortofrutticoli freschi coltivati dalle nostre cooperative socie nei principali areali agricoli del Paese fra i quali spiccano i kiwi a polpa gialla e rossa Jingold e le pere a marchio Opera”.
Operativo dal 2023, il nuovo stabilimento di Medicina (Bologna) di Patfrut (cooperativa di riferimento per Naturitalia) è il fulcro delle nuove proposte di IV gamma che saranno illustrate a Fruit Logistica: “L’impianto, che si estende su una superficie di oltre 1.500 metri quadrati è entrato in piena produzione negli scorsi mesi – commenta Augusto Renella, coordinatore export e marketing r&d manager di Naturitalia – tecnologicamente all’avanguardia, con le tre linee di trasformazione e le quattro di confezionamento la struttura permette di garantire la lavorazione con controllo costante della temperatura e il confezionamento nei formati ideali per il mondo della ristorazione, come le buste da cinque e da dieci chili, gestendo diversi formati, dal pelato intero, al tagliato a spicchio, al tagliato a cubetto. A Berlino parleremo delle novità che il nuovo impianto ci consente di offrire: patate, cipolle, carote e zucche provenienti prevalentemente dalle nostre aziende associate, selezionate all’interno di filiere controllate e verificate per garantire la massima qualità e sicurezza”.
Alegra, riflettori accesi su Dulcis
Le tre aziende del Gruppo Alegra (Alegra, Brio e Valfrutta Fresco) confermano la loro presenza al padiglione 2.2, stand A10 all’interno dello spazio collettivo Italy, the beauty of quality organizzato da Cso Italy.
“Fruit Logistica ci vede impegnati come gruppo a 360 gradi – commenta Mauro Laghi, direttore generale di Alegra – la manifestazione di Berlino, per sua natura e storia, intercetta un pubblico di operatori completo e globale e per noi rappresenta un momento cruciale durante l’anno: l’export, infatti pesa per il 50% del nostro volume di affari di Gruppo. Ma non solo: questa fiera ci offre un’opportunità importante per trasmettere ai nostri clienti anche l’impegno quotidiano dei nostri soci in termini di sostenibilità ambientale e di difesa delle colture, e raccontare l’innovazione che caratterizza l’attività in campo e nei magazzini delle nostre cooperative socie, la sfida delle energie rinnovabili e gli investimenti in difese attive che possano mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Una filiera virtuosa e sostenibile, oltre che controllata, che ci permette di offrire un prodotto con i più elevati standard qualitativi e organolettici. Ecco perché, oltre al nostro team commerciale, che presidia l’evento pronto a cogliere importanti opportunità di business, il nostro spazio ospiterà un gruppo diversificato di operatori che include, fra le varie professionalità, anche i nostri agronomi e tecnici: chi sceglie un frutto o un ortaggio delle aziende del Gruppo Alegra potrà scoprire perchè è così buono, sia per il consumatore che per il pianeta”.
Riflettori accesi, naturalmente, su tutte le produzioni di punta delle aziende di un gruppo capace di presidiare tutti i segmenti (Alegra per i prodotti della mdd per il mass-market, Brio per il comparto biologico e Valfrutta Fresco per le proposte premium ad alto tasso di innovazione) e di garantire qualità costante e quantità consistenti ai propri clienti: “Fra i protagonisti di Fruit Logistica 2024 ci sarà sicuramente Dulcis, il primo kiwi verde premium 100% realizzato da New Plant e commercializzato da Alegra insieme ai partner Apofruit e Orogel Fresco – spiega Rita Biserni, marketing estero dell’azienda – si tratta di un progetto relativamente giovane ma che sta raccogliendo consensi unanimi e ottimi riscontri da parte dei consumatori. Giovedì 8, alle 11.30, offriremo l’opportunità a giornalisti e operatori del settore di assaggiare la produzione di quest’anno mentre condivideremo i dati fin qui raccolti, commentando insieme i risultati dei panel test e le aspettative per la stagione 2023-2024”. Spazio anche alle nettarine piatte Ondine, importante progetto club internazionale che vede protagonista per l’Italia il Gruppo Alegra (insieme a Greenyard, Mazzoni e Naturitalia): “Dopo i positivi risultati della campagna 2023 e con gli impianti in piena produzione, a Berlino sarà possibile impostare i programmi di fornitura per il 2024 per un prodotto che, per dolcezza e qualità, sta conquistando il palato di un numero di consumatori in costante aumento”, conclude Biserni.
Consorzio Agropontino con 17 marchi
I prodotti della filiera agroalimentare pontina saranno in vetrina in Germania. Il Consorzio Agroalimentare AgroPontino, sarà presente con una vasta rappresentanza di cooperative. Sostenuto dalla Bcc dell’Agro Pontino, che è stata l’elemento propulsore di questa alleanza territoriale, e con l’affiancamento di Confcooperative saranno presenti ben 17 marchi, in rappresentanza di altrettante linee di produzione e di 14 cooperative. La casa pontina, su una superficie di oltre 350 metri quadrati, sarà collocata anche quest’anno nel cuore del quartiere fieristico (padiglione 6.2 – A20), punto nevralgico dei paesi del Mediterraneo ed europei. Lo stand è ancora più grande rispetto al passato.
Oggi il Consorzio è una vera e propria economia in movimento, con i suoi oltre 286 milioni di fatturato sviluppati dalle 24 cooperative che contano 574 soci, oltre 2700 dipendenti e lavorano terreni per 3.750 ettari.
“Credo che il traguardo raggiunto dal Consorzio sia un esempio concreto di collaborazione allo stato puro – commenta il presidente Maurizio Manfrin – La bravura delle cooperative è stata quella di credere alla visione di un progetto comune che potesse essere il vero veicolo di promozione del made in Agro Pontino. La grandezza del Consorzio sta nel conservare e rispettare le singole individualità e le singole propensioni imprenditoriali. La combinazione è vincente per poter affrontare le nuove sfide all’interno di mercati sempre più complessi e globali. La ricetta della nostra filiera sarà solo e soltanto una: rispetto degli elevati standard di qualità. È questo che può fare la differenza”.
Civ festeggia a Berlino il 40esimo anniversario
Il Civ, Consorzio italiano vivaisti di San Giuseppe di Comacchio (Ferrara) sarà presente con un proprio stand all’interno dello spazio comune Piazza Italia del Cso Italy.
“A questo appuntamento – dice il presidente Mauro Grossi – il Civ avrà modo non solo di presentare l’unicità della nostra esperienza di 40 anni nella innovazione varietale di fragola e melo (in grado di fornire frutti di alta qualità che possono essere coltivati con basso fabbisogno energetico, basso costo della manodopera e basso impatto ambientale) ma anche soprattutto di incontrare i principali operatori del settore e i nostri licenziatari/partner internazionali con cui abbiamo collaborazioni di tipo strategico-operativo”.
“Il 40esimo anniversario dalla nostra fondazione – continua Grossi – costituisce un importante traguardo raggiunto grazie al supporto anzitutto dei nostri soci (Mazzoni Vivai, Salvi Vivai, Tagliani Vivai), del nostro team, dei nostri partner – tra i quali ricordiamo Idris Trading & Consulting che ha recentemente festeggiato il suo venticinquesimo anniversario – dei nostri clienti e rappresenta al contempo uno stimolante punto di partenza per i nostri prossimi ambiziosi traguardi consortili di ricerca & sviluppo varietale al servizio di tutta la filiera produttivo-distributiva e del consumatore finale”.
Al fine di poter rispondere ai sempre più specifici bisogni ed esigenze di produttori e consumatori ed al continuo cambiamento climatico-ambientale a livello globale, il programma di miglioramento genetico/breeding Civ si basa infatti sui seguenti capisaldi: naturale rusticità delle piante, facilità di coltivazione, produttività, adattabilità a diverse condizioni pedoclimatiche (per produzione convenzionale, integrata e biologica), resistenza alle più importanti patologie ed una sempre maggiore eco-sostenibilità (ad esempio ridotte esigenze idriche e nutrizionali) con frutti che abbiano caratteristiche lunga conservazione/shelf-life dei frutti, elevate caratteristiche organolettiche ed aspetto estetico distintivo.
“Con l’occasione del nostro anniversario – continuano il presidente Grossi con il direttore commerciale Federico Stanzani – il Civ organizzerà una serie di eventi Civ 40esimo nel corso del 2024 – con inizio celebrazioni ad aprile”.
Nel Programma di ricerca & sviluppo melo Civ ricordiamo la recentissima varietà di melo Civm65*/Desy, sviluppata dal licenziatario esclusivo europeo Rajpol Sp. Zoo, una delle più importanti cooperative polacche. Il frutto è di colorazione rosso brillante, con polpa croccante, succoso e dolce. La pianta è rustica, resistente e di facile gestione agronomica, una vera promessa della melicoltura. Inoltre, la varietà Civm49pbr/RedPop sviluppata dal licenziatario esclusivo europeo Vog, si caratterizza per un frutto esteticamente molto attraente, di pezzatura medio-piccola e forma omogenea, con un colore rosso intenso. A livello gustativo, si differenzia per la polpa molto soda e croccante, l’elevata dolcezza e l’inaspettato aroma floreale”.
Fonte: Italian Fruit Village – Naturitalia – Gruppo Alegra – Consorzio agroalimentare Agropontino – Civ