E’ stato presentato a Macfrut 2023 il nuovo corso della collaborazione tra Apofruit, cooperativa di produttori ortofrutticoli con oltre 2.700 soci in tutta Italia, e Colt.Or, impresa cooperativa di Ortucchio (L’Aquila) attiva in Abruzzo, Lazio e Puglia, e che da oltre vent’anni collabora con Apofruit. Dopo l’improvvisa scomparsa, nell’agosto scorso, di Antonio Alfonsi, ex direttore di Colt.Or., la compagine sociale si è riorganizzata, senza mai fermare i lavori, e dallo scorso dicembre Gianluca Balzani, vice presidente di Apofruit, ha assunto la carica anche di presidente di Colt.Or., nell’ottica di garantire continuità a tutta l’impresa e di proseguire gli importanti investimenti in programma. Tutto questo e molto altro ancora è stato presentato nella giornata odierna di Macfrut dallo stesso Balzani assieme a Ernesto Fornari, direttore generale di Apofruit, Davide Olivieri, tecnico agronomo di Colt.Or, e Mirco Zanelli, direttore commerciale di Apofruit.
Una borsa di studio in memoria di Tonino
Importante sottolineare, innanzitutto, che sarà onorata anche la memoria del fondatore di Colt.Or., “Tonino” Antonio Alfonsi. A confermarlo è stato proprio Balzani: “Abbiamo attivato – ha detto – una borsa di studio da 12mila euro, che consegneremo a uno studente dell’Università de L’Aquila, il quale sta sviluppando una app innovativa da utilizzare sulle confezioni dei nostri prodotti. In pratica, scaricando questa app e leggendo col telefonino un QR code, chi acquista la confezione di un nostro prodotto, ad esempio patate, finocchi o carote, saprà qual è la sua giusta razione giornaliera in base alle sue personali caratteristiche fisiche. Un contributo importante, insomma, per seguire una dieta sana e salutare, rispettando i giusti quantitativi”.
Il futuro di Colt.Or
Scendendo poi nei particolari della nuova organizzazione di Colt.Or., Balzani ha evidenziato che la cooperativa impiega 6 dipendenti fissi, 150 stagionali e 30 braccianti specializzati. “Complessivamente – ha proseguito il presidente Colt.Or – la cooperativa conta 18 soci produttori, lavora 529 ettari e produce 31mila tonnellate di ortaggi, in particolare carote e carote baby, finocchi e patate, sia di prima sia di quarta gamma (nello specifico, la quarta gamma riguarda soprattutto le patate e le carote, ndr)”. Tra gli obiettivi futuri della cooperativa abruzzese ci sono: ammodernamenti del magazzino, efficientamento energetico (“abbiamo appena concluso – ha rilevato Balzani – un contratto per l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della nostra sede”), investimenti sulle nuove tecnologie, sulla contabilità industriale informatizzata e nell’assistenza tecnica per lo sviluppo delle produzioni.
Ernesto Fornari ha poi introdotto il tema dei progetti di valorizzazione che Apofruit sta sviluppando con Colt.Or. “Il territorio di Colt.Or – ha dichiarato – è molto importante per noi. Le filiere della carota, del finocchio e della patata trovano sempre maggiore attenzione da parte dei nostri referenti commerciali ed è importante riuscire a garantirle per 12 mesi l’anno. Le prospettive, peraltro, sono interessanti anche oltre frontiera: col finocchio, ad esempio, stiamo cercando di fornirlo per 12 mesi l’anno anche a una catena di supermercati olandese, oltre che alla Gdo italiana. Importante è anche investire sull’innovazione di prodotto, guardando sia ai prodotti tipici del territorio, come ad esempio la Patata del Fucino Igp, sia sviluppando progetti anche in questo areale per un ulteriore sviluppo della patata al selenio. E, ovviamente, anche di prodotti coltivati con metodo biologico.
Fornari ha inoltre parlato di importanti investimenti in programma, come l’ammodernamento delle celle frigorifere e della climatizzazione di tutti i reparti di lavorazione e investimenti sulla gestione delle acque di lavorazione, sia in entrata (nuovo pozzo), sia in uscita (moderni sistemi di depurazione per migliorare la qualità delle acque di scarico).
Il tecnico agronomo Davide Olivieri ha fornito ulteriori numeri: Colt.Or produce 10.500 tonnellate di carote su 190 ettari, 600 tonnellate di carote baby e 250 tonnellate di carote baby bio su 13 ettari complessivi, 7.700 tonnellate di finocchi su 191 ettari, 5.500 tonnellate di patate e 6.500 tonnellate di patate bio su 135 ettari complessivi. “La programmazione del 2023 – ha aggiunto – prevede un ulteriore sviluppo delle patate a marchio Igp e al Selenio con la coltivazione, presso i nostri soci, di oltre 120 ettari nel territorio del Fucino e di Fiumicino”.
Infine, Zanelli ha sottolineato che “tutte le confezioni sono in materiali riciclabili (plastica) e dedicate a ogni canale distributivo, dalla Gdo, al normal trade all’Horeca. Ancora il direttore commerciale Apofruit ha fornito i numeri del fatturato Colt.Or, che genera un fatturato di 14 milioni e 300mila euro, così ripartito: carote oltre 6,6 milioni di euro (di cui 1,15 milioni dalla quarta gamma), finocchi 4,1 milioni di euro (di cui 159mila euro da quarta gamma) e patate 3,5 milioni di euro (di cui 2.5 milioni dalla quarta gamma).
Nella conferenza stampa odierna è stato inoltre sottolineato l’importante lavoro in ricerca e sviluppo di nuove varietà che Apofruit sta svolgendo assieme a Colt.Or.