Chiusura in positivo per Macfrut 2022. La tre giorni dedicata all’ortofrutta ospitata al Rimini Expo Center ha chiuso con 38.500 presenze, registrando una crescita del 18% sull’edizione di settembre 2021. Ma al di là dei numeri è stata la grande qualità dei visitatori quello che ha contrassegnato questa 39esima edizione, frutto di un ritrovato interesse per la produzione ortofrutticola italiana da parte della distribuzione europea, così come di un incremento dei visitatori esteri.
Nonostante siano passati solo otto mesi dall’ultima edizione e le tensioni internazionali ancora in corso, è stato riscontrato un unanime apprezzamento da parte degli espositori che confermano Macfrut vetrina di riferimento per l’ortofrutta italiana nel mondo.
Piraccini: “Accettiamo la sfida lanciata da Ice-Agenzia”
“Siamo orgogliosi di questo risultato di cui ringrazio prima di tutto gli espositori, tutti i team di specialisti e lo staff di Cesena Fiera – ha affermato Renzo Piraccini, presidente di Macfrut – Tutti insieme hanno lavorato all’organizzazione di questo grande evento. Abbiamo percepito chiaramente il grande potenziale di questa manifestazione e quindi accettiamo la sfida che il direttore di Ice-Agenzia Roberto Luongo ha lanciato all’inaugurazione, fare diventare Macfrut la fiera più importante d’Europa del settore”.
Bruni, Cso Italy: “E’ stata l’edizione della ripartenza”
Lo stand collettivo di Cso Italy ha ospitato un corner informativo del progetto di promozione europea Made in Nature, finanziato in partnership con l’Unione europea, per promuovere la cultura del biologico in Italia, Francia, Germania e Danimarca. Lo spazio dedicato al progetto, giunto alla seconda edizione, è stato allestito con veri alberi da frutto per lanciare l’iniziativa Frutteto a zero emissioni, un’azione dimostrativa volta a sottolineare il messaggio della strategia europea Farm to Fork, per mostrare concretamente ciò che succede in campo e creare così un legame virtuale tra produttore e consumatore. Il Frutteto a zero emissioni ha trasmesso il messaggio che si sta facendo qualcosa per il Pianeta e le generazioni future.
“Confermo – ha sottolineato il presidente di Cso Italy Paolo Bruni, a conclusione della rassegna riminese – che per Macfrut questa è stata davvero l’edizione della ripartenza”.
I commenti sono positivi
“Parlando con altri operatori, l’impressione è che ci sia stato un bel segnale di ripartenza del settore, si percepiva la voglia di tornare alla normalità – ha commentato Matteo Mazzoni, responsabile commerciale di Mazzoni Group, che aggiunge: “Abbiamo riscontrato una buona incidenza di presenze qualificate e questo ci rende molto contenti”.
“Qualcosa si sta muovendo. Pochi curiosi e molti tecnici. Abbiamo ottenuto contatti interessanti, anche più degli altri anni”, ha rilevato Alessandro Fortini, responsabile commerciale Fortini Ortofrutticoli.
Ha condiviso la stessa impressione sull’afflusso di presenze Massimo Ceradini, titolare Ceradini Group: “Sono molto felice dell’affluenza che abbiamo notato fin dal primo giorno. Una bella sorpresa, nonostante le aspettative non fossero delle più scontate”,
Il presidente di Fruitimprese Marco Salvi si è detto altrettanto soddisfatto della risposta italiana in termini di affluenza, accentuata dalle importanti presenze del ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli e dell’assessore regionale dell’Emilia-Romagna per le Politiche agricole Alessio Mammi. “Un forte segnale della vicinanza del governo al settore e del sostegno delle istituzioni alla filiera. Probabilmente anche a caso della complicata situazione internazionale, non siamo riusciti nemmeno questa volta a portare in Italia gli operatori internazionali più importanti”.
Vernocchi, Alleanza cooperative: “Macfrut favorirà il rilancio”
“Macfrut 2022 è stata un’importante opportunità per tutto il comparto ortofrutticolo e un’occasione per rilanciare un settore che, negli ultimi anni, ha affrontato grandi difficoltà fitosanitarie e climatiche e che si confronta con un mercato globale in contrazione”. Lo ha dichiarato Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutta di Alleanza cooperative agroalimentari a bilancio della kermesse riminese che ha riunito oltre 800 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (produzione, tecnologie, packaging, logistica e servizi), una presenza straniera che sfiora il 25%, l’adesione dei principali player italiani del settore, e oltre 500 buyer internazionali accreditati in collaborazione con Ice-Agenzia.
Il settore ortofrutticolo si trova a di fronte a un andamento stagionale che ha penalizzato alcuni territori, tradizionali competitor delle produzioni made in Italy nei mercati europei: “Tuttavia il clima non ha influito, se non in minima parte, sulle produzioni italiane che, dopo due anni segnati dalle gelate, sono tornate finalmente ai livelli attesi”, ha proseguito Vernocchi.
Dall’altro, tuttavia, il comparto si trova a operare in un contesto geopolitico complesso: “Usciamo da due anni di pandemia, cui si aggiunge la spinta inflattiva degli ultimi mesi: elementi che hanno minato il potere d’acquisto di tanti consumatori e che si sommano alle conseguenze immediate e di medio periodo della guerra in Ucraina – ha aggiunto – Questi fattori determinano una contrazione del mercato globale e rappresentano una grande sfida per il mondo ortofrutticolo. In questo contesto credo che poter contare su una fiera come Macfrut che si sviluppa sul territorio nazionale, nel cuore di una regione particolarmente vocata per l’ortofrutta, rappresenti un’occasione per supportare e favorire il rilancio di un settore che sta facendo del proprio meglio per reagire alle difficoltà. Condivido l’auspicio del direttore generale di Ice-Agenzia Roberto Luongo: auspico che Macfrut, nei prossimi anni, possa diventare l’evento europeo di riferimento per il settore ortofrutticolo”.
Badursi, Asso Fruit Italia: “Qualità e sicurezza al centro”
“Giornate impegnative, nel corso delle quali abbiamo posto al centro delle azioni promozionali volte la valorizzazione della filiera Pifo Basilicata, strumento che vede proprio Asso Fruit Italia come capofila e che conta sul coinvolgimento generale di 70 autorevoli partner”, ha spiegato Andrea Badursi, presidente di Asso Fruit Italia.
“I temi legati al progetto integrato di filiera ortofrutticola sono stati declinati nel corso degli incontri svolti in fiera a Rimini e durante la partecipazione ai diversi meeting che ci hanno visti come relatori nella tre giorni nel presentare Pifo Basilicata, abbiamo affrontato temi come la qualità e la sicurezza delle produzioni ortofrutticole, la sostenibilità e l’aggregazione, valore quest’ultimo che rappresenta l’elemento senza il quale sarebbe impensabile qualsiasi sfida che voglia dirsi competitiva tanto sui mercati interni, quanto su quelli esteri”, ha sottolineato Badursi.
Salvatore Pecchia, agronomo e responsabile della progettazione per l’Aop Arcadia, nel partecipare nell’ambito del Macfrut al focus sull’acqua “Irrigazione di precisione” promosso dalla Società di ortoflorofrutticoltura italiana (Soi) ha argomentato: “L’acqua è centrale nella pianificazione delle azioni più evolute in agricoltura. Le azioni poste in essere all’interno della filiera Pifo Basilicata vanno nel verso dell’adozione di quelle pratiche che rendono concreto l’impiego smartdella risorsa al fine di contenere qualsiasi forma di spreco della stessa. La sostenibilità passa anche per la progettazione e l’attuazione delle strategie più avanzate che mirano a ottimizzare le tecniche di irrigazione”.
Fonte: Macfrut – Cso Italy – Alleanza cooperative – Asso Fruit Italia