Il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 575 miliardi di euro nel 2021 con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente nonostante le difficoltà legate alla pandemia. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione di Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione in corso a Parma.
Nello stand della Coldiretti (padiglione 8, stand J024 –I024) si tiene la mostra shock sui rincari da campi a tavola e viene diffusa l’indagine “La guerra nel piatto” sugli effetti del conflitto sulla filiera agroalimentare.
Un quarto del Pil
“Il made in Italy a tavola vale oggi – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben quattro milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che quotidianamente rifornisce i consumatori italiani ai quali i prodotti alimentari non sono mai mancati nonostante le difficoltà della pandemia e la guerra”.
Non a caso con un balzo del 21,6% è record storico per le esportazioni alimentari made in Italy nel 2022 anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina con i rincari energetici stanno colpendo i consumi a livello globale.
“Il Belpaese – precisa Coldiretti – è il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne”.
Mobilitazione per l’Ucraina
Continua la mobilitazione del mondo fieristico e produttivo in aiuto alla popolazione ucraina. Dopo l’invio di convogli umanitari per le fiere di Varsavia e Poznam promosso da Fondazione Fiera Milano con Fondazione Progetto Arca, è stata presentata questa mattina a Cibus una nuova iniziativa che vede coinvolte, insieme alle due Fondazioni, anche Fiere di Parma e Federalimentare.
Si tratta di una raccolta di fondi per la realizzazione e il reperimento di prodotti alimentari per due mense, a Černivci e Mostys’ka, due città ucraine di confine, la prima vicino alla Romania, la seconda alla Polonia, dove si raggruppano gran parte dei profughi, realizzate e gestite da Fondazione Progetto Arca grazie ai suoi volontari.
La prima mensa a Černivci è già attiva e garantisce attualmente circa duemila pasti al giorno. La seconda a Mostys’ka garantirà circa mille pasti al giorno. Entrambe sono dotate di cucine mobili dove vengono preparati i pasti caldi a colazione, pranzo e cena. Accanto alle due strutture sono stati allestiti: un’area per la distribuzione di beni di prima necessità, bagni e docce più uno spazio nursery per neonati, un’area interna e una esterna (con gonfiabili) dedicata ai bambini. Il numero di volontari impegnati in tutte e due le aree va da 30 a 50 in turnazione.
Fondazione Fiera Milano con tutto il Gruppo Fiera Milano ha messo a disposizione risorse, relazioni e capacità logistiche e lo stesso faranno Fiera di Parma e Federalimentare. L’iniziativa è stata annunciata a Cibus dal Presidente di Fiera Milano, Carlo Bonomi. Per la raccolta fondi è stato aperto un conto corrente dedicato grazie al quale aziende e privati possono effettuare donazioni in denaro: Unicredit Banca Iban IT35L0200801619000106043882 intestato a Fondazione Progetto Arca – Causale: Emergenza Ucraina.
La raccolta alimentare è rivolta a tutte le aziende del settore che possono contribuire con donazioni di prodotti. Fra quelli maggiormente necessari per garantire la preparazione dei pasti, riso, pasta, passata di pomodoro, scatolame (legumi, piselli, carne, tonno) latte, biscotti, grissini, pane e cracker, bevande (acqua, succhi, bevande) dolci, cibo per animali e dadi per il brodo, oltre a piatti, posate, tovaglioli possibilmente compostabili.
Pietro Coricelli entra nel mercato della frutta fresca
La capacità di master selector delle migliori materie prime sviluppata in oltre 80 anni di storia, la volontà di innovare e di affrontare nuove sfide portano Pietro Coricelli al debutto nel mercato della frutta secca con il brand Ethnos. Un nuovo progetto per la famiglia umbra, giunta alla terza generazione, che estende la propria gamma di prodotti andando oltre il settore oleario e puntando sul marchio Ethnos, brand nato nel 2015 con nove oli biologici, ricercati, di sola spremitura che si ispirano ai sapori esotici del mondo.
Il viaggio culinario oltre i confini del gusto di Ethnos per la frutta secca inizia a Spoleto (Perugia), cuore verde dell’Umbria, con l’azienda agricola di famiglia dove oltre all’oliveto e a colture di leguminose (ceci, lenticchie) e graminacee vi è il noceto storico con le Noci del Cirimpiccolo che si estende su un terreno di 8 ettari con alberi risalenti al 1950.
“Come abbiamo avuto modo di dimostrare nel mondo dell’extravergine, siamo veri amanti delle filiere – dichiara Chiara Coricelli, amministratore delegato di Pietro Coricelli – Da qui il desiderio di risalire anche la filiera della nostra linea Ethnos per conoscere a fondo le colture così da estendere la gamma prodotti a molti dei frutti che danno vita ai nostri oli Ethnos. La curiosità unita alla passione può dar vita a progetti affascinanti e innovativi.”
La linea Ethnos frutta secca comprende sei referenze: Pinoli mediterranei bio (formato 40 grammi), Pinoli cedar (formato 100 grammi), Noci sgusciate bio (formato 150 grammi), Noci di Sorrento (formato 500 grammi), Datteri della Tunisia anche in versione denocciolata (formato 250 grammi), Mandorle tostate non pelate (formato 500 grammi). Tutta la linea è certificata Vegan Ok.
“Ci siamo focalizzati su materie prime di eccellenza, il tutto grazie alla nostra esperienza di selezione della più alta qualità e alla capillarità delle conoscenze che abbiamo sviluppato negli anni nei principali Paesi di produzione – continua Chiara Coricelli – Questo nuovo progetto si inserisce nel percorso di qualità, trasparenza e sostenibilità che come azienda abbiamo avviato nel 2020 per migliorare i processi aziendali, creare valore con tutta la filiera, sostenere la comunità locale, rispettare l’ambiente. Ogni nuovo prodotto e progetto deve incarnare e rispettare i valori aziendali che ci rappresentano: qualità certificata, salute e benessere, affidabilità e sicurezza, trasparenza”.
Zerbinati, innovative insalate e nuove zuppe
Zerbinati (padiglione 03, stand G 0443) in occasione di Cibus 2022 lancia una serie di nuovi prodotti di diverse categorie merceologiche: Crea & Gusta, una innovativa linea di insalate monoporzione che si distingue per l’introduzione di ingredienti particolari tipici del food delivery, e diverse nuove referenze della linea di zuppe Le monoporzioni.
Fonte: Coldiretti – Cibus – Pietro Coricelli – Zerbinati