La newsletter pomeridiana di myfruit.it del 4 aprile 2022 sarà letta da molti di voi direttamente a Berlino. Espositori e visitatori di Fruit Logistica, infatti, sono con buona probabilità già arrivati nella capitale tedesca che, dal 5 al 7 aprile, torna di nuovo e finalmente capitale – fisica – del pianeta ortofrutticolo globale.
Dopo l’edizione 2020, ci ritroveremo domani quasi del tutto alleggeriti dalle restrizioni anti-Covid. A Fruit Logistica 2022, infatti, non sarà più richiesto il greenpass di vaccinazione/test/guarigione per accedere alla kermesse. Anche la mascherina, in vigore nei mezzi pubblici, non sarà obbligatoria in fiera, anche se gli organizzatori raccomandano di indossarne una, in particolar modo nelle corsie e nelle aree di ingresso, dove si rischia il maggiore assembramento.
“Il primo incontro dopo due anni avviene nelle stesse modalità alle quali espositori e operatori del settore sono abituati: senza l’obbligo di dover esibire la certificazione Covid di vaccinazione/test/guarigione – ha spiegato nei giorni scorsi Kai Mangelberger, responsabile di progetto di Fruit Logistica – Soprattutto per i nostri partecipanti internazionali l’abolizione delle complicate norme di accesso rappresenta un’agevolazione di enorme impatto. I visitatori provenienti da oltre 100 Paesi hanno già acquistato i propri biglietti. Fruit Logistica offrirà loro finalmente l’opportunità di incontrare l’intero settore di prodotti ortofrutticoli a livello globale e ottenere interessanti approfondimenti, conoscere le più recenti innovazioni e beneficiare di nuove opportunità di networking. In sintesi: il tanto atteso incontro diventa presto realtà”.
Patuanelli non pervenuto
Intanto, con il ritorno alle sospirate vecchie abitudini, torna anche una certezza: il ministro italiano delle Politiche agricole ambientali e forestali non sarà al fianco delle aziende espositrici del migliore made in Italy. Come molti dei suoi predecessori, anche Stefano Patuanelli, infatti, sembra abbia annullato il proprio viaggio a Berlino. A ognuno di voi l’ardua sentenza. E buon lavoro a tutti.