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Marca del distributore: tutti i numeri di The European House – Ambrosetti

Nel 2020 gli acquisti di prodotti a Mdd hanno continuato a crescere. Per la Distribuzione moderna è una filiera virtuosa per la ripresa

Gli acquisti di prodotti alimentari a Marca del distributore (Mdd) sono cresciuti anche nel 2020. Nello specifico, sono aumentati del 9,3%, raggiungendo una quota di mercato del 20% (+0,5 sull’anno precedente) pari a 11,8 miliardi di euro di fatturato (nel 2019 era di 10,8 miliardi di euro. Dati riferiti al Largo Consumo confezionato alimentare esclusi discount). Questi alcuni dei dati presentati oggi nella conferenza stampa di Adm – Associazione distribuzione moderna e di MarcabyBolognaFiere che ha anticipato i principali risultati dello studio The European House – Ambrosetti “Dall’emergenza al rilancio sostenibile: il contributo della Marca del Distributore”.

Gli otto messaggi chiave del Position Paper

Il Position Paper di The European House – Ambrosetti è stato presentato da Valerio De Molli, managing partner & Ceo, che ne ha anticipato gli otto messaggi chiave: “Innanzitutto, la distribuzione moderna (Dm) alimentare ha un peso economico e sociale per il Paese largamente più alto di quanto non venga percepito dai cittadini e dalle Istituzioni: 143 miliardi di euro di fatturato, 24,1 miliardi di Valore aggiunto e 3,3 miliardi in investimenti generati nel 2019. E’ il primo canale per la spesa alimentare delle famiglie italiane. In secondo luogo, la distribuzione moderna alimentare offre un contributo rilevante alla sostenibilità sociale, creando condozioni di benessere umano e occupazione diffusa. Infatti, con 425mila occupati diretti è il quinto settore economico su 245 per crescita occupazionale in Italia negli ultimi sei anni”.

Il terzo messaggio chiave individuato da De Molli rivela che i puntio di vendita della Dm hanno rappresentato gli unici luoghi di relazione per i cittadini, dei quali hanno saputo interpretare il bisogno di socialità e sicurezza. Nella fase di emergenza la possibilità di recarsi fisicamente nei pdv ha rappresentato un elemento di normalità e di conferma dei propri stili di vita e di consumo.

Quarto messaggio chiave, la Mdd continua a crescere anche nel 2020: il 9,3% in più sul 2019 rispeto a un andamento piatto dei consumi alimentari, con 11,8 miliardi di fatturato e il 20% di quota di mercato – ha aggiunto il Ceo di The European House Ambrosetti – La Marca del distributore si dimostra la principale determinante per la crescita dell’industria alimentare italiana: l’incidenza della Mdd sul fatturato totale dell’industra alimentare è pari all’8%, il record storico mai raggiunto e spiega il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 17 anni”. Inoltre, la Mdd è cresciuta tre volte più dell’industria alimentare, grazie a un crescente apprezzamento del consumatore finale.

“La marca del distributore è il front-end diretto del consumatore di cui ha interpretato il crescente bisogno di accessibilità dioffusa di prodotti di qualità anche e soprattutto nel 2020. L’anno scorso la Mdd ha regalato a ogni famiglia italiana un risparmio di 100 euro, per un totale di oltre 2 miliardi di risparmi compelssivi per le famiglie italiane”. E’ questo il quinto messaggio chiave individuato da De Molli, che ha continuato con il sesto messaggio: “La Marca del distributore attiva una filiera di 1.500 industrie Mdd partner, di cui circa l’85% è rappresentato da piccole e medie imprese e il 92% è italiano. La filiera di fornitura industriale della Mdd segue logiche di collaborazione strategica di lungo periodo: nel 98% dei casi le relazioni di fornitura durano più di due anni e quasi la metà delle aziende Mdd partner oggi ha un contrattodi fornitura con la Distribuzione moderna superiore agli otto anni”.

Sostenibilità strategica

Il settimo messaggio chiave della survey riguarda la coastruzione di un tessuto industriale sempre più orientato alla sostenibilità ambientale e all’economia cricolare: il 69% dei retailer, infatti, ha introdotto requisiti per le aziende Mdd partner e il 70% di queste vede come stimolo i requisiti della distribuzione a favore di modelli sostenibili e circolari.

Le insegne distributive selezionano le industrie partner seguendo vari criteri di produzione e packaging sostenibile. Tra questi, quelli più richiesti sono: attenzione nell’utilizzo di sostanze chimiche; garanzia di tracciabilità della filiera; tutela del benessere animale; riduzione della plastica e utilizzo di imballaggi riciclabili.

“Grazie alla sua relazione privilegiata con la società – ha concluso De Molli – il consumatore e la filiera di riferimento  la Marca del distributore è uno dei pochi settori economici a essere coinvolto su tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e su 71 dei rispettivi 169 target. La Marca del distributore, ancor più nel 2020, è diventata una leva chiave per l’affermazione di un nuovo modello di società che mette al centro il benessere dell’individuo“. La presentazione di De Molli è disponibile a questo link.

“La Distribuzione moderna alimentare nel 2020 ha generato 143 miliardi di fatturato, sostiene direttamente 425mila occupati e rappresenta il primo  canale per la spesa alimentare delle famiglie italiane – ha ribadito Marco Pedroni, presidente di Adm Associazione distribuzione moderna –  Ogni settimana 60 milioni di consumatori entrano nei nostri punti di vendita e anche nel difficile 2020 la Mdd è cresciuta tre volte di più dei prodotti dell’industria alimentare. Per la Distribuzione moderna la filiera alimentare ha dimostrato di essere un fattore che genera valore e una leva che può contribuire allo sviluppo economico del Paese, accompagnandone il rilancio secondo criteri sempre più sostenibili. Se il Paese vuole tornare a crescere deve sostenere i consumi interni, a partire dalla capacità di spesa delle fasce più deboli”.

Prossimi appuntamenti

Il 24 e il 25 marzo sul sito web della fiera si terranno i convegni di MarcabyBolognaFiere. In particolare, il Convegno in programma il 24 marzo presenterà nel dettaglio i risultato del Position Paper, mentre quello del 25 marzo amplierà il confronto allo scenario europeo: dopo la presentazione del XVII Rapporto sul Mercato 2020 dei prodotti a Marca del distributore (a cura di Gianmaria Marzoli, Retail Solutions Vice President Iri), seguirà una sintesi dell’indagine, arricchita da testimonianze di alcune insegne non italiane, sulla sostenibilità della Marca del Distributore in Europa condotta per BolognaFiere da IPLC (a cura di Paolo Palomba, Partner IPLC Italia).
La 17esima edizione di MarcabyBolognaFiere, presumibilmente in presenza, si terrà il 23 e 24 giugno 2021.

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