Con l’iniziativa “Una pausa con la frutta: ma che bene che ti Fai!”, fino all’11 ottobre, tutti i venerdì, sabato e domenica, l’Op Joinfruit di Verzuolo (Cuneo) e il Fai – Castello della Manta affiancheranno alla visita del meraviglioso sito storico-artistico nel saluzzese un aperitivo speciale comprendente assaggi di frutta di stagione.
“Il nostro obiettivo – spiega Bruno Sacchi, direttore dell’organizzazione dei produttori – è quello di promuovere un consumo informato e consapevole della frutta fresca del territorio, coltivata con dedizione dalle nostre aziende agricole nel nome di un’antica tradizione. Il nostro ringraziamento va al Fai-Castello della Manta per aver voluto sostenere con entusiasmo questo connubio tra cultura e coltura”.
L’omaggio frutticolo, riservato ai visitatori, sarà costituito da una confezione, a secondo del periodo, di albicocche, pesche, susine angeleno, mele gala o pere nashi. La confezione verrà consegnata in una pratica borsa di iuta e sarà accompagnata di volta in volta da materiali informativi specifici che illustrano il prodotto delle coltivazioni tradizionali del territorio. Ulteriori approfondimenti saranno accessibili attraverso un collegamento informatico, per mezzo di Qr-code, ad una serie di pagine web, dove non solo i fortunati visitatori potranno scoprire i capolavori dell’agricoltura italiana: un patrimonio che merita di essere gustato e apprezzato.
L’iniziativa si inserisce nella suggestiva cornice del giardino del Castello della Manta, che regalerà questi stupendi e inattesi momenti di relax e accoglierà nei giorni 24, 25 e 26 luglio, e 7, 8 e 9 agosto alle 19.15 anche un momento musicale con la rappresentazione scenica per voce maschile, voce femminile e tre strumenti di “Sì dolce è ‘l tormento”: poetico componimento amoroso del Seicento messo in musica da Claudio Monteverdi.
L’iniziativa dell’Op J0infruit, realizzata con il contributo dell’Unione europea, permetterà di dare risalto all’impegno dei produttori che da anni è improntato a raggiungere standard qualitativi di eccellenza. Il direttore dell’Op conferma: “La nostra organizzazione, oltre a ottimizzare ogni intervento agronomico, pensa alla soddisfazione del consumatore finale e alla salvaguardia del territorio. Siamo consapevoli che la bontà e la salubrità dei prodotti sono aspetti di primaria importanza che derivano dalla grande competenza e dalla formazione professionale dei nostri coltivatori, artefici quotidiani di veri capolavori”.