«Il fresco è il vero mondo dell’innovazione. Ciò che mangeremo non è ancora sul display dei nostri supermercati». Ha esordito così il professor Daniele Tirelli, presidente del Retail Insitute Italy, nell’aprire i lavori della quarta edizione di Fresh Ratailer, l’evento organizzato dalla rivista FM in collaborazione con SGMarketing a Milano lo scorso giovedì 26 settembre.
Non è facile riuscire a cogliere le biforcazioni che ad un certo punto irrompono sul mercato, magari prima che siano già esplose e abbiano già imboccato la parabola discendente. Ma è certamente necessario per capire dove sta andando la domanda dei consumatori ha sottolineato Tirelli, soprattutto in un comparto, quello del fresco e dell’ortofrutta in particolare, ormai considerato centrale da tutto il mondo del retail internazionale. Considerazioni confermate anche dai tre ospiti chiamati a salire sul palco per discutere delle nuove tendenze in atto nei rispettivi paesi.
Salute & Benessere, il nuovo corso di Tesco in UK
«Dobbiamo capire lo stato di salute dei nostri clienti e quali sono le loro esigenze da questo punto di vista». È uno degli obiettivi principali del big della grande distribuzione del Regno Unito, Tesco, secondo quanto ha illustrato Priya Aggarwall, head of CRM strategy. Il tutto si è tradotto in una grande indagine condotta in collaborazione con la società Dunnhumby, attraverso la quale il colosso inglese è riuscito è comprendere, etichettando tutti i prodotti in base al loro livello di salubrità, a quale target di clienti rivolgersi e come veicolare messaggi salutistici per fornire prodotti rispondenti a questa nuova esigenza.
Tra le tante attività intraprese, la diminuzione del prezzo dell’ortofrutta in vendita, la diffusione gratuita di una una rivista ricca di ricette veg, il coinvolgimento di personaggi famosi che sensibilizzano a cucinare a casa, l’offerta di frutta gratis ai bambini nel punto vendita mentre i genitori fanno la spesa, una disposizione differente dei prodotti salutari nei corridoi per renderli più visibili. A questo bisogna aggiungere una gigantesca operazione di rebranding e cambiamento delle ricette di più 11mila prodotti a marchio Tesco per renderli più sani e salutari. Il risultati? Per ora sono molto positivi, ha confermato la manager inglese, e hanno permesso a una fascia di clientela meno abbiente di poter migliorare la propria dieta quotidiana.
Fresco, anche “brutto”, e più bio. Le tendenze in Francia
Il mercato francese, secondo l’esperto Frederic Perodeau, consulente dell’Institut Français du Merchandising, è in questo momento attraversato da molte tendenze che vedono il fresco, e l’ortofrutta in particolare, al centro di un grande dinamismo. Sullo sfondo c’è l’esplosione del biologico che, sebbene rappresenti ancora una nicchia a livello di volumi, cresce di anno in anno in modo sempre più importante, tanto che ormai il numero di acquirenti ha raggiunto il 66,5% della popolazione francese. Le tendenze in atto in questo momento sono sostanzialmente tre secondo Perodeau: l’esplosione del fresco nei punti vendita della grande distribuzione, esemplificato dalle grandi performance di Grand Frais, il “category killer” del settore, sempre più amato dai consumatori e che cresce al ritmo di 15/20 nuovi punti vendita all’anno. C’è poi la diffusione dei frutti brutti ma buoni, un fenomeno sempre più dinamico a quanto pare e amato Oltralpe, ben esemplificato dall’operazione “Les Gueles Cassées”, che in francese è anche un simpatico gioco di parole. Infine l’attenzione all’utilizzo del packaging, o meglio, al non utilizzo della plastica, anche questo un trend sempre più diffuso e che e sta esplodendo un po’ ovunque nel mondo.
L’Horeca ha bisogno di informazioni e autentico storytelling. Il caso Metro
Non sempre nel mondo dell’ortofrutta si parla di un canale in realtà decisivo per intercettare una parte importante dei consumi fuori casa come quello dell’Horeca. A parlare delle esigenze e delle strategie di Metro, il più importante attore di questo comparto al mondo, presente in 26 paesi, è stato Adriano Battegazzore, global director strategy, sales, marketing, PL.
«Se volete presidiare questo mercato dovete fare lo sforzo di dare informazioni in più, in modo tale che poi i ristoratori possano comunicare ai loro clienti il maggior valore, altrimenti non c’è giustificazione. Bisogna avere un approccio BToBToC» ha spiegato il manager italiano. E l’informazione serve anche per convincere il category manager e prendere in considerazione le innovazioni del settore, perché solitamente “è poco propenso a prendersi rischi». Ma anche osservando le principali tendenze che in questo momento stanno attraversando il mondo del fresco e dell’ortofrutta nella Gdo tedesca, secondo Battegazzore emerge sempre di più l’importanza della comunicazione nel punto vendita. Un esempio? La spinta sempre più presente in molte insegne,, conclude il manager, di avere assortimenti ricchi di frutta e verdura locali, magari provenienti dalle regioni dove si trovano gli stessi punti vendita.