Il CIV – Consorzio Italiano Vivaisti – parteciperà al prossimo appuntamento fieristico di Fruit Attraction 2018 (Madrid, 23-25 Ottobre) per la prima volta con un proprio spazio espositivo (Hall/Pabellón 3 – Stand 3 C08). Il presidente CIV Pier Filippo Tagliani spiega che “Il salone di Madrid alla sua decima Edizione si conferma sempre più quale punto strategico di riferimento fieristico nonché di collegamento tra l’Europa, l’America Latina ed il resto del mondo. Per questo motivo il CIV ha deciso di parteciparvi attivamente con un proprio spazio espositivo per cogliere questa importante opportunità di scambio e contatto con i principali player a livello internazionale e presentare le nostre ultime novità in tema di melo, pero e fragole”.
“A Fruit Attraction 2018 il nostro obiettivo – dicono unitamente il Presidente Tagliani ed il Variety Manager Marco Bertolazzi – è incontrare la clientela e gli operatori internazionali per un proficuo aggiornamento sulle attuali e/o future collaborazioni progettuali (vivaistico/ produttivo/commerciale) a livello globale con un’attenzione specifica per quelli del mondo latino e spagnolo. Infatti, CIV si sta impegnando attivamente per aumentare la propria presenza in questi mercati. A tal riguardo, limitatamente alla penisola iberica e ad alcune varietà di melo, CIV ha di recente siglato un accordo di collaborazione con due importanti aziende vivaistiche catalane, Tecniplant 2010 e Certiplant, le cui attività di promozione e sviluppo varietale saranno coordinate dall’agente indipendente Josep Cussó”. E’ importante sottolineare che queste aziende spagnole e Cussó saranno presenti anche alla fiera di Mollerussa (17-18 Ottobre 2018), “perciò gli interessati alle nostre varietà potranno visitare i loro stand ed avere maggiori informazioni”.
A Fruit Attraction CIV porterà le sue ultime novità in tema di melo, pero e fragola. “A Madrid proporremo – conclude Tagliani – l’intera gamma delle nostre produzioni frutto di un programma di Ricerca costruito su alcune linee-guida: naturale rusticità e vigoria delle piante; buona adattabilità alla produzione Integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale con produttività elevata; produzione a basso impatto ambientale grazie alla tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali; frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e conservazione”.
Fonte news: CIV