Il Consorzio dello Scalogno di Romagna Igp è stato costituito il 27 giugno scorso, “grazie a 14 soci fondatori fortemente motivati ed affiatati, compreso un socio onorario, la Proloco di Riolo Terme, hanno realizzato un obiettivo auspicato da parecchi anni” ci spiega le neo presidentessa Glenda Vignoli, che è affiancata dal vice-presidente Giordano Alpi e dai consiglieri Giuseppe Zaccarini, Andrea Gentilini e Daniele Collina. “Costituire il consorzio è stato un passo decisivo per tentare di cogliere e sviluppare l’enorme potenziale che lo Scalogno di Romagna IGP può offrire”.
Scalogno di Romagna, sagra e presentazione del Consorzio
Dal 19 al 22 luglio Riolo Terme ospita la 26esima edizione della sagra dedicata allo scalogno. Quest’anno presentazione del neo Consorzio. Si parte con circa 50 quintali di prodotto certificato Igp
Il Consorzio di Tutela è nato da pochissimo, mentre la sagra che lo celebra giunge quest’anno alla sua 26esima edizione. Lo Scalogno di Romagna Igp dal giovedì 19 luglio sino a domenica 22 sarà come di consueto protagonista nel piccolo paese di Riolo Terme, posto sulle colline della provincia di Ravenna, della tradizionale sagra che gli è dedicata.
Sul fronte della produzione di quest’anno non ci sono ancora dati ufficiali, ci spiega la presidentessa, “poiché siamo ancora in fase di raccolta, ma saranno all’incirca 50 i quintali di prodotto certificato Igp tra 4 produttori. Dal prossimo anno sarà investito più terreno per questa coltivazione e altri soci certificheranno la produzione”. Giovedì 19 luglio, primo giorno della sagra, si terrà la sera un convegno e anche la presentazione ufficiale del Consorzio.
“Negli ultimi anni lo scalogno di Romagna Igp si è fatto conoscere ed apprezzare anche da famosi cuochi stellati, non solo per la propria poliedricità gastronomica che lo rende protagonista dall’antipasto al dolce, ma anche per le proprie benefiche qualità organolettiche – conclude Glenda Vignoli -. L’impegno pluriennale della Pro loco di Riolo Terme in fatto di promozione trova ora un prezioso alleato nel Consorzio, al quale spetterà il compito ulteriore della ricerca e dello studio al fine di migliorare le tecniche di coltivazione, raccolta e conservazione dello scalogno. La condivisione dell’esperienza degli agricoltori impegnati nel consorzio permetterà inoltre di ottenere ad ogni raccolto un prodotto di sempre maggiore qualità, in grado di rivaleggiare con prodotti di fama nazionale sui banchi più prestigiosi della grande distribuzione”.
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