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Mac Fruit Attraction China: alla prima edizione la filiera fa sistema

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A Shanghai ci saranno 30 imprese italiane e, tutti insieme, CSO Italy, Fruitimprese, Aci e Macfrut. Piraccini: “Soddisfatto per questo risultato”

Una bella scommessa, quella cinese, non solo per il comparto ortofrutticolo italiano, ma anche per il Macfrut che con Mac Fruit Attraction China alza il livello di difficoltà e si propone come manifestazione di riferimento all’interno di un area enorme e, potenzialmente, dalle grandi prospettive.

Una scommessa che sembra partire con il piede giusto realizzando quella famosa unità di sistema sempre evocata nei convegni ma poi non sempre realizzata nei fatti: a Shanghai, dal 22 al 24 novembre, la filiera italiana si presenterà insieme: CSO Italy, Fruitimprese, ACI e la stessa fiera cesenate. Ovviamente soddisfatto, nella nota inviata dall’organizzazione, Renzo Piraccini, che fin dall’inizio della sua presidenza a Macfrut ha puntato molto, se non tutto, proprio sull’internazionalizzazione per rilanciare la storica fiera dell’ortofrutta italiana.

La fiera si svolgerà nel contesto di Horti China presso il Convention and Exhibition Centre di Shanghai darà ampio spazio al progetto europeo Freshness from Europe di cui CSO Italy è proponente in Cina, oltre che in Usa, Giappone e Canada e finalizzato alla promozione dell’ortofrutta di qualità made in Italy. Le imprese italiane partecipanti a questa prima edizione saranno 30 provenienti dal settore produttivo, ma non solo, anche settore sementiero, biostimolanti, meccanica, packaging e servizi.

Sempre in Cina, in programma anche un tour in tre città – Guangzhou, Shanghai e Pechino – per presentare Macfrut, insieme a Cibus, nell’ambito della iniziativa della Regione Emilia-Romagna, promossa all’interno della Settimana della cucina italiana nel mondo: sarà anche l’occasione per invitare 50 buyer cinesi in italia alle prossime edizione di Cibus ed a Macfrut.

“È una grande occasione per presentare il meglio dell’ortofrutta del nostro Paese in un momento fondamentale per l’apertura del mercato oltre che al kiwi e agli agrumi, anche a pere e mele” sottolinea Paolo Bruni, presidente del CSO Italy. Anche secondo Marco Salvi, presidente di Fruitimprese questa è un’occasione da non sprecare: “La Cina è il mercato che più di ogni altro consentirà alla filiera ortofrutticola di sviluppare volumi importanti in termini di export, e per questo ritengo che vada fatto ogni sforzo per ottenere la massima visibilità. Vorrei inoltre sottolineare l’ottimo lavoro che sta portando avanti il gruppo di lavoro della filiera ortofrutticola sulle questioni fitosanitarie che, in stretta collaborazione con gli uffici del Ministero, sta ottenendo buoni risultati proprio in un’ottica di ‘sistema paese’”.

Infine,  Davide Vernocchi che in qualità di Coordinatore del settore ortofrutta di Alleanza Cooperative Italiane sottolinea l’importanza di fare sistema. “Cogliamo questa opportunità presentando in Cina tutto il nostro know how, fondamentale per rispondere alle esigenze del mercato cinese che vede il Made in Italy icona di eccellenza. Mac Fruit Attraction Shangai è un contesto importante per creare le condizioni favorevoli all’apertura del mercato cinese alle pere italiane e, progressivamente ad altri prodotti. Ben vengano queste iniziative che vedono anche una grande sinergia con la Regione Emilia Romagna che rappresenta il bacino produttivo agroalimentare più importante d’Italia”.

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