Dodici volti e storie di agricoltori per altrettanti video che raccontano i processi sostenibili nella produzione di frutta e verdura salutare e sicura.
Al via il 26 luglio, in occasione del Pre-Summit Onu sui sistemi alimentari, la campagna di comunicazione Cia-agricoltori italiani che celebra sui canali social il 2021 Anno internazionale della frutta e verdura, promosso dallo Fao per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della frutta e della verdura nell’alimentazione quotidiana.
Nei video la narrazione diretta dell’imprenditore agricolo, che dall’azienda racconta al consumatore le pratiche virtuose di tanti giovani e donne impegnati nel settore dell’ortofrutta tricolore. Le dodici storie attraversano l’Italia da nord a sud e valorizzano la parità di genere, dando risalto in ogni video a un ortaggio o un frutto, con una programmazione sui social che segue il calendario stagionale della raccolta.
La campagna ha per focus l’innovazione e il miglioramento delle tecnologie fondamentali per aumentare l’efficienza e la produttività del comparto, riducendo perdite e sprechi. Queste best practice giocano un ruolo importante nella promozione della sostenibilità ambientale: dall’adattamento al cambiamento climatico, alla tutela della biodiversità e la corretta gestione delle risorse idriche.
I miglioramenti possono variare da semplici tecnologie a livello aziendale a pratiche digitali più sofisticate, con innovazioni che aiutano a garantire la sicurezza e qualità dei prodotti freschi lungo la filiera. Come dichiarato da Fao, l’Anno internazionale della frutta e della verdura 2021, vuole da un lato stimolare il consumo di frutta e verdura e dall’altro evidenziare come le catene di valore sostenibili e inclusive possono contribuire ad aumentare la produzione, a migliorare la disponibilità, la salubrità, l’accessibilità economica e la parità di accesso alla frutta e alla verdura, al fine di promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Cia ricorda come l’ortofrutta italiana sia la vera superstar dell’agricoltura nazionale
Rappresenta il 25,5% della produzione per un valore di 15 miliardi, interessa una superficie di 1,2 milioni di ettari, coinvolge circa 300mila aziende e sta reggendo all’urto della pandemia, nonostante le difficoltà gestionali, con picchi di vendite del +13% registrati durante il lockdown e acquisti stabili lungo tutto il 2020.
“Il settore agroalimentare – ha dichiarato il presidente Cia, Dino Scanavino – è chiamato ora a raccogliere le sfide importanti del Green deal, per permettere quegli interventi necessari a recuperare il gap di competitività con i competitor stranieri. Le opportunità offerte dal Recovery plan e dalla Pac potranno, infatti, stimolare gli agricoltori a cogliere la crescente domanda di ortofrutta”.
Il Covid ha, infatti, amplificato l’interesse verso una sana alimentazione, con il 57% degli italiani che consuma frutta e verdura perché fa bene alla salute e il suo consumo è universalmente riconosciuto come parte essenziale di una dieta equilibrata. Con 25 milioni di persone obese o in sovrappeso nel Paese, di cui il 25% bambini e adolescenti, è sempre più importante inserire frutta e verdura nel carrello della spesa, con un occhio attento alle caratteristiche del processo produttivo per il 55% delle famiglie (origine italiana, tracciabilità, prodotto locale e/o biologico) e alla stagionalità per il 43%.
Fonte: Cia Agricoltori Italiani