Un tuffo nel passato
È addirittura nelle pagine della “Naturalis Historia” dello scrittore latino Plinio il Vecchio, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, che compaiono le prime testimonianze di una tipologia di uva coltivata nel territorio di Tivoli e Pompei che sembrerebbe essere riconducibile al Pizzutello.
La certezza che si trattasse proprio di “uva corna” non c’è, così come non è accertata l’eventualità che questa varietà sia invece arrivata a Tivoli dalla Francia, importata dal Cardinale Ippolito d’Este nel XVI secolo, quando costruì proprio in questa località poco distante da Roma la sua abitazione, Villa d’Este. Di certo c’è che nell’orto di questa villa – che oggi è un bene protetto dall’Unesco – veniva coltivata la vite di Pizzutello, per la sua bellezza oltre che per la sua bontà. Ed è proprio nella via che corre alle spalle della Villa, cioè la Strada degli Orti, che ancora oggi vi sono gli appezzamenti di terra coltivati a questa varietà.
Niente vigna, ma pergolati
“Il Pizzutello lo coltiviamo negli orti, non nelle vigne”, spiega Bruna Grossi, referente dei sei produttori storici che aderiscono al Presidio Slow Food, per un totale di circa 25 quintali annui di uva. In altre parole, significa che non si pianta a filari, bensì a pergole, sulle quali si aggrappano le viti, sotto le quali invece talvolta vengono seminate lattuga, fave e piselli. Accanto a loro, poi, spesso ci sono le rose, custodi e sentinelle delle uve che colorano e profumano gli orti tiburtini.
Il Presidio Slow Food dell’uva Pizzutello di Tivoli, d’altronde, non celebra soltanto il prodotto di una terra fertile, ma intende anche tutelare il paesaggio agrario e fungere da ulteriore vetrina per un’area dalla già notevole vocazione turistica. “Questo riconoscimento è punto di partenza per continuare a valorizzare l’enorme potenziale che abbiamo nel territorio Tiburtino e nella Valle dell’Aniene, consapevoli che ogni alimento è anche un bene culturale oltre che gastronomico”, spiega Gabriella Cinelli, referente della Condotta Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene e cuoca dell’Alleanza Slow Food.
Il settembre Tiburtino
L’intero mese di settembre è però un susseguirsi di appuntamenti organizzati dalla Condotta Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene e dalla Comunità Slow Food delle uve Pizzutello: dalle passeggiate tra gli orti ai tour in bicicletta, fino naturalmente all’appuntamento con l’Archeo-Mercato della Terra di Tivoli e Valle dell’Aniene.