Il periodo natalizio è uno dei momenti dell’anno dove bancarelle dei fruttivendoli e reparti ortofrutta della grande distribuzione si ornano più del solito di frutta esotica. Se durante l’estate, infatti, è facile trovare il frutto della passione e la maracuja piuttosto che il cocco, nel periodo invernale dominano più del solito mango, papaya e avocado. «Il consumatore è stato abituato a comprare nei supermercati banane al giusto grado di maturità. Ma oggi può fare lo stesso anche con mango, avocado e papaya» ci spiega Chiara Hendriks- Zamarian, responsabile per il mercato italiano della Fis-Co.
«Fris-Co può esportare, per conto di una nota azienda olandese che si occupa di importazione di frutta e verdura esotica, tre prodotti resi famosi dallo slogan “Ready to Eat”, ovvero frutta “pronta da mangiare”». Mango, avocado e papaya, quindi, in commercio al punto giusto di maturazione. «Solo i migliori frutti sono utilizzati per il programma “Ready To Eat” – continua Chiara Zamarian -. I prodotti sono stati, infatti, appositamente selezionati in base al colore e al sapore. In media il mango e la papaya sono raccolti 2 settimane più tardi rispetto a quelli presenti abitualmente sul mercato. Questo consente di avere dei livelli di zucchero molto più elevati e un gusto migliore». La frutta esotica arriva poi via nave in Olanda presso il porto di Rotterdam. Qui viene selezionata e trasportata in speciali celle a temperatura ideale dove raggiunge il livello ottimale di maturazione.
Un classico esempio di cosa significhi “Ready To Eat” nel caso della frutta esotica, secondo Chiara Zemarian, è ben rappresentato dal mango che la Fris-co distribuisce. «Vi sono diverse varietà di mango. Il migliore è quello della varietà Kent. La sua polpa, infatti, è liscia e uniforme e il gusto davvero ottimo. La varietà più popolare in Italia, invece, è la Tommy Atkins, dalla polpa filamentosa e dal prezzo molto basso, scelta proprio per questo motivo». Una tendenza, però, che ultimamente sta prendendo piede anche in Italia è quella di acquistare mango maturato direttamente in pianta e trasportato via aerea. «Il sapore è decisamente più gustoso, però il prezzo è davvero molto elevato a causa dei costi di trasporto». L’alternativa, secondo Chiara Zamarian, è proprio la varietà di mango Kent “Ready To Eat”. «Ha un prezzo meno elevato, ma un gusto molto simile proprio perché messo in commercio (come le banane) quando è maturo al punto giusto. Tutto ciò permette di acquistare al supermercato o dal fruttivendolo di fiducia un prodotto che si può consumare il giorno stesso».
Un discorso simile si può fare anche nel caso dell’avocado “Ready To Eat”. «Il più cremoso e saporito è della varietà Hass. Esternamente non è verde, ma tendente al marrone. La polpa è morbida e oleosa. Se utilizzato in cucina quando è maturo al punto giusto, diventa una base ideale per le salse di tipo messicano».
Infine, spazio a frutti esotici dai nomi curiosi: mangistan e mano di Buddha, un agrume della famiglia dei cedri dal profumo di grande fascino. «Negli ultimi anni, grazie a programmi televisivi come MasterChef e alla popolarità di alcuni chef, anche in Italia si sente sempre più parlare di prodotti particolari come questi». Fris-co, per esempio, distribuisce il caviale di limone o finger limes dall’America o dall’Australia. Di cosa si tratta? «È, in effetti, un frutto curioso, dalla forma allungata, la buccia verde o marroncina come quella di un lime e la polpa a sfere. Schiacciandolo fuoriesce dal frutto una pallina succosa che lascia un ottimo sapore fresco e agrumato. È perfetto per essere utilizzato in combinazione con il pesce crudo o nei dolci».