“La costa sorrentina è un concentrato di irresistibili attrattive che conquistano i viaggiatori di ogni parte del mondo. Le prelibatezze del territorio non fanno eccezione e le sue gustose noci soddisfano i palati più esigenti…”. Inizia così l’ampio servizio che il quotidiano La Stampa ha dedicato la scorsa settimana alle Noci di Sorrento, sempre più apprezzate dal mercato sia al naturale, sia declinate in numerose ricette ad hoc. Nell’articolo si ripercorre la storia delle noci di Sorrento, ricordando che erano note e consumate fin dall’antichità e che, oltre ad essere loro attribuite origini divine e proprietà benaugurali, erano addirittura lanciate agli sposi come augurio di fecondità. “(Le noci) della Penisola Sorrentina – ricorda poi ancora il servizio – complice un clima ideale per la loro maturazione, si distinguono da tutte le altre per alcune peculiarità che le rendono particolarmente apprezzate sia dall’industria dolciaria che dai singoli consumatori. Il loro gheriglio, ad esempio, può essere facilmente estratto intero dal guscio e si presenta poco oleoso, di colore bianco crema e dal sapore gradevolissimo. Sono numerosi gli ecotipi diffusi sul territorio che vengono commercializzati con il nome di Noce di Sorrento, ma sono due in particolare quelli più comuni ed apprezzati: uno di forma allungata, regolare, e leggermente appuntita all’apice, l’altro più piccolo e tondeggiante. Entrambi sono caratterizzati da valve molto lisce e di spessore ridotto”. Non da ultimo, nell’articolo citato si evidenzia il largo impiego delle noci di Sorrento, quando sono ancora verdi, per la preparazione del “nocillo” o “nocino”, tradizionale liquore a base di noci.
Le noci di Sorrento “conquistano” La Stampa
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