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Castagne, in Lunigiana raccolto dimezzato

Come era prevedibile, anche in Toscana il 2013 è stato un anno molto difficile per le castagne. In Luniguiana, area di castagna DOP, la produzione quest’anno è calata del 50% rispetto a un raccolto normale, ovvero precedente al 2008. A denunciarlo è stata la sezione locale della Coldiretti, che evidenzia tra l’altro come questa drastica mancanza di materia prima sia destinata ad influenzare tutta la filiera, con ripercussioni sull’occupazione. Ancora una volta, l’indiziato numero uno di una simile situazione è il cinipide galligeno, l’insetto segnalato in Italia per la prima volta nel 2002 in provincia di Cuneo e poi diffusosi in tutta Italia, con una presenza massiccia dal 2008 anche nei boschi della Lunigiana. Il cinipide ha infestato i castagni determinando un rilevante calo della fruttificazione e forti riduzioni dell’accrescimento della massa legnosa. Il resto lo hanno fatto l’eccessiva piovosità nel periodo della fioritura, l’arrivo della farfalla Cydia (un’altra larva che scava i frutti) e l’invasione degli ungulati. Dall’altra parte, per sopperire alla mancanza di prodotto, il mercato nazionale si sta dirigendo sempre più verso castagne di altri Paesi. Sempre secondo Coldiretti, quest’anno è triplicata rispetto al 2010 l’importazione di castagne turche, portoghesi e spagnole.

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