Il 2013 si profila come un anno di raccolta piuttosto scarsa per le prugne, specialmente in California. La notizia, rilanciata dall’agenzia giornalistica Il Velino, conferma un timore che molti grandi produttori paventavano già dallo scorso anno. In particolare, per il 2013 è previsto un calo in tre dei quattro principali Paesi produttori: Stati Uniti (-24%), Cile (-41%) e Francia (-20%). In base alle previsioni mondiali sull’offerta di prugne, la produzione sarà inferiore alla domanda, sia negli Stati Uniti sia sui mercati internazionali. Secondo diversi produttori, una diminuzione del raccolto nel 2013 si poteva ampiamente prevedere, in quanto dopo due anni consecutivi di produzione piuttosto abbondante, è fisiologico un calo di rendimento dei frutteti. Tuttavia, a questa causa naturale si aggiunge la sensibile diminuzione delle superfici coltivate a prugne, che in California dal 2000 si è già ridotta di oltre il 40%. Tale tendenza è in corso anche negli altri Paesi grandi produttori, perché spesso i frutteti di prugne vengono sostituiti con coltivazioni più redditizie. Secondo i calcoli del Servizio di statistica agricola nazionale del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, il raccolto di prugne della California nel 2013 dovrebbe essere di 95.000 tonnellate, in calo rispetto alle 125.000 del 2012. In ogni caso, le scorte del raccolto 2012 dovrebbero bilanciare in parte la riduzione dell’offerta, che quest’anno a livello globale calerà di circa il 20%.
Prugne, anno magro a livello mondiale
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