Rappresenta una delle grandi criticità del nostro Paese, una delle voci più delicate da affrontare e che incide notevolmente sul costo finale delle merci, ortofrutta in primis naturalmente, che poi troviamo a scaffale. Sono i trasporti, e con esso la logistica, protagonisti del convegno che si è tenuto venerdì 8 giugno a Calcio, in provincia di Bergamo, all’interno del nuovissimo centro logistico di Italtrans, che ospita i magazzini di alcune realtà della grande distribuzione organizzata e delle aziende, a partire da Dole Italia, che per l’occasione ha aperto le sue porte anche alla stampa (vedi qui il video servizio).
«Il trasporto è la voce principale in termini di costi della logistica» ha esordito nel suo intervento il professor Marco Melacini, Direttore Osservatorio Contract Logistics «Gino Marchet» Politecnico di Milano, che ha esposto davanti a più di 400 persone alcuni dei punti più importanti sui trasporti italiani tra presente e futuro.
Le criticità che caratterizzano questo settore non sono poche, a partire dal costo del carburante che dal 2016 ha ricominciato a salire e rappresenta una prima voce molto importante per aziende e distributori. Ma c’è poi la limitazione della circolazione dei mezzi con l’istituzione delle varie Zone a Traffico Limitato, i rischi connessi alla gestione della subvezione e, ultimo ma non ultimo, la difficoltà di trovare autisti. «Quest’ultima è una situazione presente in Germania ma anche in Italia – ha spiegato il professore – C’è una carenza lato offerta. Il motivo? Non è un lavoro facile e neanche affascinante». E la situazione è potenzialmente esplosiva nel medio termine perché il 36% degli autisti orami è a fine carriera in Italia e non saranno sostituiti, al momento, dal solo 1% che è invece a inizio carriera. Quindi? «Il rischio è altissimo» secondo Melacini.
Un altro tema affrontato dal professore è quello dei magazzini: «il costo tende a crescere perché tende a crescere il costo della manodopera. È un lavoro usurante e se l’età media aumenta diventa malattia». Alla logistica si richiede, secondo Melacini, una grande flessibilità che però è difficile da ottenere perché “esistono normative che irrigidiscono la logistica» Ad esempio la «giungla di contratti in essere: ce n’è uno di riferimento, ma ne esistono altri che vengono usati».
Quali risposte dare a questi problemi? L’automazione può recitare un ruolo chiave, grazie anche alla disponibilità di soluzioni 4.0., dai robot per la movimentazione dei materiali ai carrelli senza driver che si muovono a ioni di litio. «Il costo dell’automazione si sta riducendo e quindi oggi ho la possibilità di avere macchine a costi di investimento relativamente contenuti. La dimensione media dei magazzini nel largo consumo sta crescendo. Un CeDi, una volta, movimentava 34 milioni di colli all’anno, oggi 42milioni, +20%. Cambiano quindi le competenze all’interno del magazzino e ci sono più ingegneri».
Per quanto riguarda il trasporto del futuro sono allo studio veicoli dalla guida autonoma e anche camion a basso impatto ambientale. C’è poi la sperimentazione con il cosiddetto sistema di Platooning che consente ai mezzi di prendere decisioni relative alla velocità di viaggio, alle frenate, e di gestire imprevisti. «I benefici di questa soluzione sono molteplici tra cui maggiore sicurezza, minore consumo di carburante e utilizzo più efficiente delle infrastrutture». Ci sono già progetti pilota avviati in Italia così come l’utilizzo di IoT (Internet of Thing) per far sì che il camion parli direttamente con l’azienda. A questo va aggiunto il tema dell’implementazione dell’elettrico anche se forse è meglio utilizzare soluzioni intermedie già alla portata di mano. «Nel breve l’utilizzo ideale è quello con il gas naturale liquefatto (LNG) che oggi rappresenta già il 10% dei veicoli».
Insomma, la sfida, secondo Melacini, è quella di trovare il «corretto» bilanciamento nelle azioni da adottare che dipenderà «da velocità di sviluppo della tecnologia e da politiche adottate da policy makers».
Dopo la lezione del professore del Politecnico di Milano è seguita una tavola rotonda dove si sono confrontati, moderati da Fabrizio Dallari, Direttore del Centro sulla Logistica -LIUC Università Cattaneo, Andrea Mantelli, Direttore Supply Chain di Conad, Luca Piervittori, Managing Director Supply Chain Italia di Ferrero, Riccardo Stabellini, Logistics Director Italy di Barilla, Antonio Tirelli, Presidente e Amministratore Delegato di Iperal (Agorà Network).