Il rincaro dei carburanti incide in maniera notevole sul costo di frutta e verdura. A lanciare l’allarme è stata in questi giorni Coldiretti, che spiega come i prezzi dei prodotti agroalimentari dipendano per un terzo dal prezzo della benzina. La stessa voce di spesa, aggiunge l’associazione, pesa in media per un quarto sul fatturato delle imprese agroalimentari, ed è dunque la causa principale dell’aumento dei listini di prodotti alimentari e bevande. Dopo le ultime decisioni del governo in materia di accise, i record di costo su gasolio e benzina si sono fatti registrare al sud, dove hanno toccato rispettivamente punte massime di 1,724 euro al litro e di 1,766 euro al litro. “Un balzo che in un paese come l’Italia, dove l’86% dei trasporti commerciali avviene su strada, contagia la spesa dal campo alla tavola”, afferma Coldiretti. A subire gli effetti del record nei prezzi è l’intero sistema agroalimentare, in cui, secondo le stime, un pasto deve percorrere in media quasi duemila chilometri prima di giungere sulle tavole. “Un effetto particolarmente pesante per l’Italia, a causa della crescente dipendenza dall’estero nel settore dell’alimentazione – spiega l’associazione degli agricoltori – e ciò riguarda il 40% dei cibi acquistati, spesso all’insaputa dei consumatori per l’assenza di un adeguato sistema di etichettatura. Una situazione che dimostra l’importanza di investire nell’agricoltura nazionale e di acquistare italiano, meglio se a chilometri zero, in occasione delle feste”.
“Il caro benzina incide sul costo dell’ortofrutta”
Coldiretti: “Un terzo del prezzo dipende dai carburanti”
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