Ancora un anno record per la prima filiera integrata del pomodoro in Italia specializzata nella trasformazione del pomodoro, confezionamento e commercializzazione dei suoi derivati che, oltre ai dati economico-finanziari, conferma il suo impegno nei confronti dell’ambiente, del territorio e delle persone.
Il bilancio consolidato del gruppo Casalasco conferma l’andamento positivo dell’organizzazione con sede in Rivarolo del Re (Cremona) che coi suoi cinque stabilimenti ha lavorato 800mila tonnellate di pomodoro fresco nella scorsa campagna consolidando il settimo posto a livello mondiale.
In continua crescita anche i mercati di sbocco finale, oltre 75 nel 2023, raggiunti sia coi marchi propri (Pomì e De Rica) che con le attività di co-packing e private label che coprono tutti i continenti con particolare focus sull’Estremo Oriente tra cui il Giappone dove recentemente il gruppo ha finalizzato l’acquisizione della De Martino, primario operatore commerciale specializzato in merca asiatici e scandinavi.
La quota di fatturato sui mercati internazionali si conferma l’asset fondamentale per la crescita del gruppo attestandosi a oltre i due terzi del fatturato complessivo con una quota nel segmento retail al 76% del totale.
I derivati del pomodoro guidano le categorie prodotti con l’85% dei ricavi suddividi tra prodotti base, sughi, pronti e ketchup.
Filiera, qualità, innovazione, ricerca & sviluppo, persone, ambiente e sicurezza sono i pilastri su cui si basa la strategia sostenibile di Casalasco che adotta un approccio trasparente nel rispetto di tutti i suoi stakeholders con la missione comune di costruire una catena efficiente e solida per la creazione del valore equamente ripartito lungo la filiera.
Una grande attenzione è da sempre dedicata alle persone, il cuore e il motore di Casalasco. Con un picco pari a 2150 dipendenti nel corso della campagna del pomodoro, nel 2023 il numero di dipendenti a tempo indeterminato è aumentato del 10%. Se ai lavoratori presso gli stabilimenti si somma l’indotto rappresentato dalle aziende agricole socie del consorzio Casalasco del pomodoro e tutte le attività di logistica e distribuzione del gruppo, il numero di lavoratori coinvolti nella filiera Casalasco è di circa 10 mila unità, con un’età media intorno ai 40 anni.
Il gruppo ha portato avanti importanti progetti di crescita sul personale con oltre 16 mila ore di formazione specifica e piani di welfare volte a supportare il benessere dei dipendenti.
Il reparto Qualità di Casalasco ha effettuato oltre un milione di analisi qualitative presidiando tute le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione di ogni singola confezione ed il dipartimento di Ricerca & sviluppo ha generato oltre 100 nuovi progetti relativi a ricette e packaging innovativi.
A tal proposito, nel 2023 sono stati avviati i lavori di riqualificazione dell’immobile in prossimità dello stabilimento di Fontanellato, con l’obiettivo di realizzare il nuovo Innovation center del gruppo volto a centralizzare in un unico polo tutte le attività di ricerca del gruppo; l’inaugurazione è prevista entro il 2024.
Lo scorso esercizio Casalasco ha investito circa 30 milioni al fine di migliorare le prestazioni produttive ed ambientali. Il nuovo piano di sviluppo triennale prevede investimenti in asset industriali per un valore complessivo di oltre 50 milioni focalizzati in particolare su efficientamento energetico, miglioramenti qualitativi e autoproduzione di energia.
“La sostenibilità per Casalasco rappresenta ormai da diversi anni un focus primario – commenta Costantino Vaia, ceo di Casalasco spa -Il 2023 oltre alla significativa crescita in termini di mercati, prodotti, ricavi, margini ha confermato anche lo sviluppo concreto della cultura sociale ed ambientale che da sempre ci coinvolge e traina la nostra operatività giorno dopo giorno”.
Fonte: Casalasco