Anche i cittadini bolognesi potranno andare a fare la spesa al mercato ortofrutticolo all’ingrosso cittadino. Il Caab, infatti, entro il mese di gennaio aprirà le porte ai consumatori due giorni la settimana: il mercoledì e il venerdì dalle 7.30 alle 9.
Idea presente nel piano di mandato basato sull’obiettivo di aprire il centro agroalimentare alla città. Numerose le azioni: gestione del centralissimo Mercato delle Erbe, a due passi dalle Due Torri, e dei mercati rionali, come myfruit.it ha scritto mesi fa.
Si parte dalla struttura vicina a Fico, che dal 25 aprile prenderà il nome Grand Tour Italia e cambierà format, che mixa vendita all’ingrosso con quella ai clienti finali. Il presidente Marco Marcatili parla di convenienza: “Un risparmio dal 30 al 50%”. Bene, ma ora bisogna far conoscere il Caab ai bolognesi conosciuto solo dal 40% dei cittadini e come aveva sottolineato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna: “Bisogna che il Caab entri nei cuori dei bolognesi, non solo negli stomaci”.
Al mattino porte aperte ai consumatori
L’apertura entro gennaio ai cittadini è stata annunciata dal presidente del Caab Marco Marcatili in un’intervista all’edizione locale del quotidiano La Repubblica, nella quale ha sintetizzato l’iniziativa: “I bolognesi potranno venire a fare la spesa di frutta e verdura qui da noi, senza bisogno di partita Iva e con un risparmio che va dal 30 al 50%“.
Obiettivo ultimo miglio
Il primo tassello di un progetto di rilancio basato sulla transizione digitale ed ecologica, già iniziata quella energetica con il tetto fotovoltaico più esteso d’Europa, grazie ai fondi del Pnrr che puntano a una maggiore sostenibilità ambientale della struttura. Oltre a far arrivare i cittadini al Caab si sta lavorando a portare i prodotti, che viaggiano da Bologna anche in altre parti d’Italia e verso l’estero, con più facilità in città.
Il tema è quello dell’ultimo miglio che vista la Ztl sempre più interdetta ai mezzi inquinanti, la citta 30 (da domani in vigore i limiti di velocità) e la maggiore sensibilità ambientale impongono l’utilizzo di veicoli elettrici. Non sono una novità a Bologna dove i corrieri li usa e se ne vedono tantissimi sulle strade. Insomma non tanto un’innovazione, ma un’azione da fare per non perdere il treno visto che non manca la concorrenza. Anche nel campo dell’ortofrutta.
Un’altra carta su cui puntare sono gli interventi immobiliari previsti nell’area e dintorni: il nuovo format di Fico, lo stadio temporaneo dove giocherà il Bologna e infine la previsione di nuovi mille unità immobiliari. Più gente intorno, più clienti al Caab.