“In due giorni sono arrivate 1.500 persone”. Parole di Alessandro Gaffuri, Ceo del gruppo Cels, che ha preso in mano da ora e fino alla fine delle festività natalizie l’ultimo corso di Fico, la Fabbrica contadina che dal 2024 Oscar Farinetti, l’inventore di Etaly che ha investito sul Caab di Bologna, trasformerà in Grand Tour Italia.
Nei giorni scorsi abbiamo visitato il parco, effettivamente si faceva la fila davanti ai diversi giochi per bambini che animano queste settimane di festa. Le luci illuminano ma soprattutto fanno il loro gioco di attrazione. E il parco, ora non si paga più l’ingresso alla struttura ma solo alle attrazioni, era animato. Più lavoro alle casse dove non mancano i trasformati del settore ortofrutticolo. In particolare in queste settimane è presente in gran evidenza la Calabria con i prodotti tipici della Regione, a iniziare dai derivati del peperoncino.
Dalla Romagna ai centri commerciali europei e arabi
Una ventata di novità portata dal gruppo romagnolo che opera in diversi continenti offrendo animazione e attrattiva nei centri commerciali di Londra, Berlino, Parigi, Vienna, Bucarest fino eventi off dei mondiali di calcio a Doha. “Trasformiamo i luoghi in destinazioni”, spiega Alessandro Gaffuri che dopo l’esordio in Romagna è molto impegnato nel Golfo Persico, dove Cels ha uffici: in Bahrein e a Doha.
Dopo il flop ammesso dallo stesso Farinetti si sta lavorando a un rilancio della struttura che potrebbe valorizzare anche i prodotti di eccellenza dell’ortofrutta, filiera finora sotto rappresentata e valorizzata rispetto a vino, formaggio, olio, pane e pasta. “Si chiamerà Grand Tour Italia e rappresenterà il viaggio nell’Italia e nelle regioni: si entrerà in Val d’Aosta, si uscirà dalla Sicilia e dalla Sardegna passando in mezzo a tutte le regioni italiane. Racconteremo la biodiversità italiana, con le osterie provenienti dal mondo Slow Food che cambieranno tutti i mesi, grandi aree didattiche, regioni che porteranno lì le loro feste locali e folkloristiche… sarà una cosa strepitosa, bellissima”. Farinetti ci crede, il 2024 sarà l’anno della prova del nove.