Il 16 ottobre si è svolta una riunione del consiglio regionale con all’ordine del giorno Problematiche inerenti all’eccessiva presenza delle cimici asiatiche.
Durante l’audizione è emersa chiaramente l’entità dell’emergenza provocata da questo parassita, a causa della sua eccezionale polifagia, che gli consente di proliferare su numerose colture agricole e centinaia di piante ospiti, compresi ortaggi, piante da frutto e specie spontanee. Questa situazione costituisce al momento una seria minaccia non solo per le coltivazioni di nocciole, ma anche per l’intero settore agricolo.
Riconoscendo l’urgenza della situazione e l’importanza della collaborazione tra le diverse organizzazioni, il Presidente di Assofrutti, Pompeo Mascagna, esprime la sua riconoscenza alla presidente Paterna per aver accolto la richiesta di affrontare la problematica legata alle cimici asiatiche. Inoltre, Mascagna ha annunciato che Assofrutti è pronta a fornire a titolo gratuito supporto con risorse umane e con l’esperienza degli agronomi per affrontare questa sfida.
Già nei prossimi giorni, tutti i dati raccolti durante l’anno, nonché quelli accumulati negli anni passati dagli agronomi sull’andamento e sui danni causati dalla cimice asiatica, saranno messi a disposizione del servizio fitosanitario. Questa iniziativa è finalizzata ad accelerare i tempi necessari per richiedere l’introduzione dell’insetto antagonista.
Questa collaborazione tra il settore agricolo e le istituzioni è essenziale per affrontare le sfide agricole emergenti e proteggere le coltivazioni da minacce come la cimice asiatica.
Ora, più che mai, il rapporto tra organizzazioni agricole, enti governativi e istituti di ricerca deve essere fondamentale per individuare soluzioni efficaci volte a proteggere sia l’agricoltura che l’ambiente.
L’emergenza causata dalla presenza e dalla proliferazione delle cimici asiatiche rappresenta una sfida critica per il settore agricolo e l’ambiente regionale. La risposta congiunta delle organizzazioni agricole, delle istituzioni governative e degli istituti di ricerca dimostra quanto sia essenziale la collaborazione per affrontare le sfide emergenti. Questo sforzo unito non solo contribuirà a proteggere le colture e l’ecosistema, ma anche a preservare la sicurezza alimentare e l’occupazione nelle comunità rurali. Ora, più che mai, il rapporto tra questi attori deve essere un pilastro fondamentale per individuare soluzioni efficaci volte a garantire la prosperità dell’agricoltura e la salvaguardia dell’ambiente.
Per maggiori dettagli: https://www.consiglio.regione.lazio.it/?vw=commissioniNewsDettaglio&id=3528&cid=8
Fonte: Assofrutti