Ancora frodi nel mondo della logistica. La guardia di finanza ha sequestrato 70 milioni complessivi in tre maxi operazioni avvenute nelle province di Bari, a Verona e Viterbo.
A Bari indagata Soa
A Bari si tratta di un sequestro preventivo di 60 milioni per un consorzio che effettua servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci e per tre società cooperative attive nello stesso ambito.
I fatti, che sarebbero avvenuti tra il 2016 e il 2021, sono così stati ricostruiti dagli inquirenti. Soa, appaltatrice di servizi di logistica per alcuni marchi della Gdo, avrebbe subappaltato le stesse attività alle cooperative, che avrebbero agito come serbatoi di manodopera risultando però di fatto sotto il diretto controllo della stessa Soa, definita dunque società filtro.
Le aziende coinvolte sono stati accusate di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’Iva.
La dichiarazione dell’azienda
Trapelata la notizia, Soa ha diffuso una nota in cui spiega che “proseguirà nella sua quotidiana attività aziendale, continuando a collaborare con gli organi competenti per rappresentare la regolarità e legittimità dei rapporti intercorsi tra la consortile e le consorziate. Soa Scarl, che con le consorizate impiega circa 2.500 addetti, pari a circa 10mila considerando l’indotto, farà tutto il possibile per continuare a garantire i posti di lavoro ed esprime totale fiducia nelle autorità”.
A Viterbo sequestrati sette milioni…
A Viterbo, invece, un’indagine che ha coinvolto due società e sette cooperative, ha portato al sequestro preventivo di sette milioni per attività che si sarebbero verificate anche in altre province, Roma, Latina e Bologna.
Le aziende coinvolte sono accusate di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti perché emesse da alcune realtà (alcune delle quali cooperative) create con l’obiettivo di aggirare gli obblighi tributari e previdenziali.
Inoltre, gli operatori logistici sarebbero stati obbligati a sottoscrivere contratti non a norma e a svolgere turni di lavoro infiniti.
…e a Verona tre
Ieri 11 ottobre la Guardia di Finanza di Verona ha effettuato un sequestro preventivo del valore di 3 milioni in un consorzio attivo nei settori delle pulizie, del facchinaggio, della logistica e del packaging.
Il cliché impiegato è sempre lo stesso: il consorzio aveva sotto il suo controllo alcune cooperative create solo per evitare il pagamento di imposte e contributi. L’organizzazione è ritenuta responsabile dell’emissione e dell’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 62 milioni di euro tra il 2018 e il 2021.