Kiwi, a Madrid il battesimo di Kikoka’

Si alza il sipario sul  nome del nuovo kiwi giallo di casa Rivoira. Si chiama Kikoka’ e sarà disponibile già da questo autunno con i primi quantitativi (450 tonnellate della varietà precoce coltivata in Grecia).

È toccato ad Angelo Ferrara, della agenzia Robilant (che ha curato il branding per numerosi marchi italiani, da Fiat a Campari soda, fino a Barilla, senza dimenticare le mele Kissabel) presentare il nome e la sua genesi.

Giallo, dolce, fresco, naturale, pronto da mangiare, nuovo per tutto il mondo. Tra le tante caratteristiche spendibili a livello globale, hanno vinto le tre più immediate: Kiwi, Kool (che sta per cool) e Kandy (ovviamente candy). In una parola Kikoka’.

Come ha ricordato Gerhard Dichgans, si tratta di un nuovo approccio per la categoria kiwi. Il progetto è stato presentato lo scorso maggio a Macfrut, e ora si passa al consolidamento delle partnership a livello globale. Questi i numeri: 1.900 ettari in Europa, 750 in Cile, 500 negli Usa, 200 in Sudafrica e 50 in Australia.

Due le varietà coltivate, una precoce (la 076, raccolta a metà settembre, 19-20% di sostanza secca e più di 17 gradi Brix a maturazione) e una tardiva (la 022 raccolta a metà ottobre, ad alta produttività e calibro uniforme).
In fase di osservazione anche una varietà a polpa arancione con sapore che ricorda il mango.

Le opportunità

Importante ricordare che parliamo di un segmento crescente della categoria kiwi, con consumi in aumento e l’offerta che non tiene il passo. Le varietà oggi inserite nel progetto possiedono una buona resistenza alla moria e alla batteriosi e garantiscono una ampia finestra commerciale (fino ad aprile-maggio).

Senza dimenticare che ci sono altre sei-sette selezioni in fase di valutazione finale e partner nei cinque continenti. Insomma, qui si tratta di valore aggiunto per produttori, distributori e consumatori. Serviva il brand.