In sintesi

Syngentalent, la startup Abit si aggiudica la prima edizione

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Autore Redazione

La call4ideas di Syngenta Italia premia una app che con l’IA studia la biodiversità del suolo. Finanziamento del valore di 50mila euro

Si è conclusa la prima edizione del Syngentalent, la call for ideas ideata da Syngenta Italia per favorire l’imprenditorialità e l’innovazione diffusa in agricoltura. Il programma, che ha visto la partecipazione di oltre 70 startup da tutto il territorio nazionale, i cui progetti sono stati analizzati e valutati da una giuria multidisciplinare, ha premiato come vincitrice la startup Abit, impegnata per l’efficientamento delle pratiche di biodiversità agricole.

Grazie a questo programma, Abit riceverà da Syngenta Italia un finanziamento del valore complessivo di 50mila euro, erogati in parte come finanziamento diretto e in parte come forma di mentorship manageriale a cura dei vertici e dei manager di Syngenta.

La scelta di Syngenta di fornire un periodo di formazione qualificata deriva dalla convinzione che il proprio know-how possa contribuire a fare la differenza e produrre un impatto nello sviluppo di un giovane progetto imprenditoriale, da un punto di vista strutturale e di competenze.

Nello specifico, la vincitrice Abit – con un giovane team di professionisti, tra i 22 e i 34 anni, che divide le proprie attività tra Milano e Genova – ha sviluppato un’app che permette di avere a portata di mano tutte le informazioni relative alla biodiversità dei terreni agricoli. Al fine di massimizzare i processi di sostenibilità ambientale delle produzioni, il sistema proposto – utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale – è in grado di analizzare la relazione tra il suolo, le condizioni ambientali e il tipo di agricoltura, permettendo di scegliere i migliori input (concimi, agrofarmaci, biostimolanti) per preservare la salute dei terreni e migliorare la risposta delle piante agli stress.

Si parte a settembre

Il programma di mentorship prenderà il via a settembre 2023, per una durata prevista di almeno 6 mesi: verranno definiti, con la supervisione di un Business Angel interno a Syngenta, gli obiettivi che il nuovo business intende porsi e su cui Syngenta può fornire competenze e un aiuto concreto, manageriale o specialistico.

Massimo Scaglia, amministratore delegato di Syngenta Italia, ha commentato: “Syngentalent nasce dalla volontà di Syngenta Italia di mettere a confronto la propria competenza con nuove e interessanti esperienze del tessuto imprenditoriale, territoriale, giovanile e universitario, a beneficio del futuro sostenibile dell’agricoltura integrata e come stimolo e investimento alla crescita e alla proliferazione di pratiche virtuose dal basso. L’idea di Abit ci ha da subito colpito, perché in grado di sintetizzare perfettamente e con una brillante intuizione imprenditoriale ciò che vogliamo coniugare oggi sul mercato: innovazione e sostenibilità. Siamo contenti di affiancare questi giovani e talentuosi professionisti nei primi passi del loro business, per supportare un’idea preziosa per l’ambiente e per tutta la filiera e la salute dei suoli”.

Chiara Antonucci, Ceo e Co-founder di Abit, ha osservato: “Ci siamo subito identificati con le priorità strategiche del progetto di Syngenta, come l’innovazione della filiera agroalimentare, la creazione di nuovi strumenti tecnologici di agricoltura innovativa e la creazione di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale nei settori produttivi. Queste priorità si allineano perfettamente con i valori e gli obiettivi di Abit, ossia contribuire al percorso di innovazione tecnologica in agricoltura, mettendo al centro la valorizzazione della biodiversità dei terreni attraverso l’uso delle più recenti tecnologie, attraverso un attento percorso di ricerca scientifica”.

Nell’attribuzione del premio un ruolo chiave è stato rappresentato dalla scelta di una giuria multidisciplinare, composta da professionisti ed esperti del mondo dell’agricoltura e della filiera agroalimentare. Hanno partecipato infatti alla scelta Tommaso Cinquemani, giornalista esperto di innovazione in ambito agricolo, Alessandra Pesce, dirigente di ricerca presso il Crea, Simona Rubbi, responsabile delle relazioni internazionali di Cso Italia, Serena Selvetti, responsabile Agricoltura 4.0 del CAI, insieme a Massimo Scaglia, che dall’inizio dell’anno ricopre il ruolo di amministratore delegato di Syngenta Italia, e Riccardo Vanelli, Biologicals Head Eame.

Fonte: Syngenta Italia

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