Continuano ad arrivare conferme di partecipazione a Macfrut 2023, il salone internazionale dell’ortofrutta in programma a Rimini Fiera dal 3 al 5 maggio.
Per il secondo anno consecutivo parteciperà Be Fruit e lo farà affiancata dal suo partner strategico McGarlet, suo distributore in esclusiva.
Il nome Be Fruit racchiude in sé tutta l’essenza aziendale: essere frutta. Cuore della sua identità è infatti la frutta tropicale made in Italy, in Sicilia. Nata da un’idea visionaria di Luca Garletti, si è evoluta verso la produzione di esotico italiano. Dopo un attento lavoro di analisi e ricerche, ha visto nella Sicilia il luogo ideale per la produzione di questa tipologia di alimento grazie alle condizioni di suolo e clima influenzati anche dal mare. L’obiettivo dell’azienda è quello di valorizzare e diffondere al massimo la cultura della frutta esotica nel territorio italiano apportando sempre nuove conoscenze e una costante formazione.
Be Fruit in poco tempo è divenuta leader nel panorama del settore fino ad esportare i suoi frutti non solo in tutta Italia ma anche in Europa grazie alla collaborazione esclusiva con McGarlet. Be Fruit nasce come azienda agricola il cui cuore è il suo vivaio e le sue piantagioni, luoghi dove mette in pratica le sue ricerche nell’ottica di ottenere un prodotto tropicale made in Italy, ma che non le fanno dimenticare anche l’aspetto finale della filiera, ovvero la commercializzazione dei suoi prodotti.
Si tratta certamente di un progetto ambizioso che sta dando risultati molto soddisfacenti. Il tropicale italiano offre al mercato prodotti con qualità organolettiche davvero eccellenti che li rendono apprezzati per il loro gusto inconfondibile. Il fatto che il tropicale coltivato nel nostro Paese stia riscuotendo sempre più successo viene confermato dalla stessa azienda, che afferma: “Nel 2022 sono state raccolte dalla nostra piantagione oltre 100 tonnellate di prodotto. Testimonia il forte aumento di domanda di prodotti esotici italiani l’incremento del 10% rispetto al 2021″.
Ma, se i dati del mercato hanno evidenziato negli ultimi tempi un fortissimo interesse per l’avocado, i numeri provenienti direttamente dall’azienda evidenziano una significativa novità: “Il lime rappresenta il prodotto di principale interesse con una quota del 40% di volume, seguito da avocado Hass e avocado Green (per il 22%), dal mango (per il 20%) e dagli altri frutti tropicali per la restante parte. Inoltre, sono stati raccolti più di 150 chili di finger lime, il pregiato caviale di limone utilizzato nelle più rinomate cucine mondiali”.
Da tempo il team di Be Fruit lavora con l’obiettivo di ricreare un equilibrio quanto più possibile perfetto tra uomo e natura. Lo fa sostenendo la permacultura sposando il principio che ha mosso Bill Mollison e David Holmgren a metà degli Anni ’70 quando l’hanno introdotta la prima volta, secondo cui “una cultura umana non può sopravvivere a lungo senza la base di un’agricoltura sostenibile e una gestione etica della terra”. Nel concreto oggi già il 30% dei terreni di Be Fruit sono stati organizzati secondo questa logica.
Be Fruit sta investendo molte energie anche sul suo vivaio, che conta la produzione di ben 27 cultivar di esotico italiano. L’attività si focalizza nel campo della selezione varietale di cultivar acclimatate e coltivabili nell’area mediterranea (mango, avocado, lime, litchi, passion fruit, ecc). Guidati dall’esperienza pluriennale dei suoi agronomi, l’intera produzione viene effettuata in vaso. La qualità di ciascuna pianta è sottoposta ad un rigido controllo che valuta anche come essa stia crescendo in equilibrio con l’ambiente. Nelle attività quotidiane vengono utilizzate le più moderne tecnologie e tecniche agronomiche affinché si arrivi a ridurre in modo sostanziale l’energia elettrica, le risorse idriche e chimiche, in un’ottica di sostenibilità ambientale. Accanto al vivaio nasce poi l’academy, uno spazio di formazione e accompagnamento rivolto a nuovi e più consolidati pionieri dell’esotico siciliano. Coltivare frutti tropicali in Italia era considerato impossibile; oggi si può offrire al mercato un prodotto di altissima qualità.
Oggi, con la guida dai sapienti agronomi presenti in azienda, vengono portati avanti specifici studi che comprendono dettagliate analisi del terreni e delle condizioni climatiche. Grazie a passione e impegno costante l’azienda nei suoi 50 ettari oggi produce: dieci cultivar di mango, sei di avocado, tre di lychee, tre di passion fruit, tre di pithaya, una di lime e una di finger lime.
McGarlet per la sua linea Figaro Filiera Italia dedicata ai prodotti Be Fruit utilizza degli imballaggi 100% ecosostenibili, nel massimo rispetto dell’ambiente e a favore della natura. Il packaging dedicato alla filiera italiana non si fa notare “solo” dal punto di vista della sua composizione legata ai materiali, ma anche per l’estetica. La provenienza del prodotto viene sottolineata con la rappresentazione dei famosi carretti siciliani. Con le loro tinte prevalentemente gialle, rosse e blu, le decorazioni geometriche, queste immagini sono ormai considerate un vero e proprio oggetto d’arte, rappresentativo della terra da cui nascono.
Il team di Be Fruit, affiancato da McGarlet, aspetta i visitatori di Macfrut a Rimini allo stand 047 presso il padiglione B5.
Cora Seeds presenta la gamma di pomodori resistenti al ToBRFV
Cora Seeds sceglie Macfrut 2023 (padiglione D4 – stand 005) per presentare il suo impegno nel campo del pomodoro e porta in fiera due importanti novità: la nuova gamma di pomodori resistenti al ToBRFV e la nuova gamma di pomodori ad alto gusto.
La ricerca italiana della ditta sementiera fornisce così all’intera filiera soluzioni concrete per vincere le sfide del mercato: varietà performanti per i produttori, garanzia di costanza e continuità per commercianti e distributori, gusto e coerenza per i consumatori.
“Il pomodoro – spiega Maurizio Bacchi, presidente di Cora Seeds – è il nostro focus per Macfrut a cui dedicheremo l’intero stand: abbiamo varietà resistenti al ToBRFV che, dopo essere state testate nei principali areali italiani ed esteri, hanno già fatto il loro debutto sul mercato con risultati molto soddisfacenti. Siamo pronti per supportare i produttori con le giuste varietà commerciali e le corrette informazioni: sono soluzioni nate per soddisfare le esigenze del mercato da un punto di vista qualitativo e produttivo e garantiscono elevate prestazioni agronomiche, compresa la resistenza alla nuova virosi che da alcuni anni sta colpendo il pomodoro”.
Sono quattro le varietà di Cora Seeds resistenti al ToBRFV: un paniere che comprende più tipologie e che risponde alle esigenze della filiera.
Corabell F1 è un midi plum con pianta molto vigorosa, internodi molto corti e grappoli regolari. Si adatta molto bene in Sicilia per i trapianti da dicembre ad aprile, mentre nel resto d’Italia per i trapianti da febbraio a luglio. Grappoli eleganti a lisca di pesce, da 12 a 14 frutti, rachide grosso, sepali ricci dal colore verde e brillante. Frutti senza spalla e di colore rosso brillante e attraente. Eccellente tenuta e può essere consumato fresco ma si presta bene anche alle preparazioni in cucina. E’ una varietà che unisce le resistenze genetiche a resa importante e qualità costante.
Rivaldo F1 è il grappolo ideale per i trapianti da settembre a dicembre in Sicilia e da gennaio a marzo nel resto d’Italia. Si caratterizza per una pianta forte e rustica, con ottime resistenze genetiche. E’ una varietà generosa, dal grappolo a lisca di pesce, internodo medio, e buonissima capacità di allegagione. Ottima tenuta sulla pianta e in post-raccolta, quindi adatto all’export. E’ un pomodoro che piace a tutta la filiera per il suo aspetto e la sua qualità.
Tyton F1 è sinonimo di garanzia. Il punto di forza di questo grappolo è la stabilità e la produttività nelle varie condizioni climatiche. E’ un pomodoro a ciclo lungo sviluppato soprattutto per chi fornisce la Gdo: la sua raccolta parte da novembre e si protrae sino a maggio, dando garanzie di uniformità nella produttività e costanza nel sapore. Inoltre, l’elevata resistenza alle principali patologie fogliari lo rende un ottimo partner con cui costruire grandi successi anche per le coltivazioni in biologico.
Grazioso F1 è il datterino che coniuga diverse caratteristiche interessanti: colore attraente, sapore aromatico, ottima conservabilità, oltre al ricco pacchetto di resistenze. Queste peculiarità lo rendono un pomodoro particolarmente adatto all’esportazione.
Per dare valore al comparto pomodoro è necessario avere prodotti capaci di esaltare il sapore. E per questo Cora Seeds lancia al Macfrut la nuova gamma “Euphoria – Taste sound good”, pensato per raccogliere le proposte ad alto gusto sviluppate dall’azienda. Il primo pomodoro ad entrare in questa gamma è Principessa F1.
“E’ un pomodoro costoluto – assicura Angelo Crucitti, direttore commerciale Italia di Cora Seeds – con frutti di altissima qualità. Pianta vigorosa ma con internodi corti, fogliame scuro e dotata di ottima continuità. Ha un pacchetto di resistenze genetiche interessante ed è una varietà indicata per i trapianti dal 15 settembre a tutto marzo, quindi per le produzioni inverno-primaverili. Il pomodoro presenta una pezzatura media e la tipica forma a trottola, con una eccellente costolatura e un colore lucido, la collettatura è scura e molto marcata. In fase di viraggio passa dal verde all’arancione e poi al rosso, senza il giallo intermedio, risultando quindi attraente in tutte le fasi di maturazione. Infine il sapore, il suo tratto distintivo: è davvero unico, con una polpa carnosa e dalla buona consistenza, un elevato grado brix ed è molto aromatico. Con queste caratteristiche conquista tutta la filiera, soddisfacendo produttori, commercianti e consumatori”.
I partner di Cora Seeds che hanno coltivato le varietà resistenti al ToBRFV hanno apprezzato i risultati della ricerca della casa sementiera. “Abbiamo coltivato – rileva Salvatore Licitra, responsabile tecnico dei soci della società cooperativa agricola Albani Op di Vittoria (Ragusa) – la varietà Rivaldo F1 con trapianto del 16 settembre 2022, a pianta singola e con 1,6 piante a metro quadro in fuori suolo. L’anno scorso avevamo visitato coltivazioni di questa varietà assieme ai tecnici di Cora Seeds, costatando che la varietà performava bene sia come resistenze genetiche che come caratteristiche qualitative. Quest’anno si sono confermate le aspettative, in particolare sul fronte della resistenza al ToBRFV: la varietà si è comportata molto bene, meglio di quanto ci potessimo attendere. Da un punto di vista agronomico abbiamo coltivato con facilità: il vigore e l’equilibrio della pianta ci hanno aiutato molto. Sul fronte commerciale il prodotto è stato molto apprezzato per la shelf-life, la colorazione, le caratteristiche estetiche del frutto e la sua pezzatura. E’ stata importante la collaborazione con i tecnici di Cora Seeds – conclude Licitra – e il lavoro fatto prima del trapianto per capire come coltivare la varietà”.
“Rivaldo F1 di Cora Seeds – aggiunge Stefano Battaglia, responsabile tecnico di Vittoria Tomatoes – è un’innovazione varietale strategica per l’areale di coltivazione serricolo siciliano. Infatti con la diffusione del ToBRFV la coltivazione del pomodoro a grappolo ramato in Sicilia è diventata difficile e molto pericolosa per i danni provocati alla produzione dal virus. La resistenza di Rivaldo F1 associata a un corretto protocollo di prevenzione e profilassi, consente di poter coltivare questa referenza ottenendo risultati eccellenti sia a livello produttivo che commerciale. In questa annata agraria abbiamo trapiantato questa varietà il 10 settembre terminando la coltivazione nel mese di aprile. La pianta presenta una notevole rusticità e si adatta alle alte temperature post-trapianto, ha un’ottima allegagione naturale con bombi e tollera bene le basse temperature invernali. Rivaldo F1 ha soddisfatto le aspettative qualitative richieste dalla Gdo estera, che ha apprezzato i frutti per la lunga shelf life, il colore e il sapore gradevole. La varietà si adatta a soddisfare le diverse esigenze di mercato: sia le richieste di frutti di grosso calibro, sia di pezzature inferiori lavorate in vaschetta. Grazie al sostegno dei tecnici di Cora Seeds, siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato agronomico e soddisfare i requisiti richiesti dalla Gdo. Dopo il successo di questa coltivazione, per la prossima annata agraria incrementeremo la superfice dedicata a pomodoro grappolo ramato grazie a Rivaldo F1″.
Il consorzio Agribologna porta in fiera la linea “Questo l’ho fatto io”
Il Gruppo Agribologna è a MacFrut dal 3 al 5 maggio Al centro dell’evento, per il Consorzio Agribologna, la Linea ‘Questo l’ho fatto io’, con le oltre 50 diverse referenze, volumi che hanno superato nel 2022 gli oltre 21 mila quintali – con una crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente – i soci produttori provengono da sette diverse regioni e distribuzione al centro-nord, nelle principali catene della Gdo. E sono proprio i soci produttori a metterci la facci’, fin dalle origini della linea, nel 2017. Sono anche i protagonisti della nuova campagna Agribologna, presentata a Macfrut 2023, e sempre più i primi interpreti, sul campo, della mission del Consorzio.
Commenta Massimiliano Moretti, direttore generale Gruppo Agribologna: “Nel 2023 ci aspettiamo di consolidare i risultati raggiunti nel 2022, continuando a guardare al futuro e ricercando nuovi prodotti da inserire nella linea Questo l’ho fatto io. A Macfrut presentiamo il pak choi e la baby lattuga romana del socio Laffi dell’azienda agricola Naturalmente Laffi, un lancio di prova per vedere come risponde il pubblico. Ci prepariamo poi nell’autunno 2023 al lancio sugli scaffali della Gdo delle clementine a residuo zero del socio Vecchio, prodotto lanciato in anteprima al Marca. Ci aspettiamo un successo importante con le fragole del socio Zavoli, per questo prodotto attendiamo fiduciosi i primi risultati della nuova metodologia di coltivazione: quella del fuorisuolo. Anche per quest’anno la vera sfida sarà l’andamento climatico. Cura della stagionalità, tutela dei territori, della qualità e della tipicità delle produzioni, massima attenzione alla sostenibilità delle produzioni e del packaging, sono i valori che condividiamo con i nostri soci, con un impegno costante in ricerca, sviluppo e soluzioni sempre più avanzate dal punto di vista ambientale, per fronteggiare le criticità e le sfide che abbiamo davanti. È così che viviamo e presentiamo i nostri soci come veri e propri ‘specialisti delle eccellenze del territorio’, con la più grande attenzione fra l’altro, al passaggio generazionale e alle nuove generazioni di agricoltori. È così che interpretiamo, concretamente e con impegno, il nostro ‘metterci la faccia’, una delle caratteristiche proprie e distintive di Questo l’ho fatto io. Fra le altre iniziative che abbiamo varato, più di recente, anche il progetto pilota su Bologna ‘Magica Terra, che porta oltre mille bambine e bambini, dai tre ai dieci anni, in visita alle aziende dei nostri soci, a conoscere sul campo il lavoro della terra e l’impegno degli agricoltori”.
Fra le aziende socie testimoni di un recente passaggio generazionale, l’azienda agricola Fabbri – a Sant’Arcangelo di Romagna – con i soci Nicola e Filippo Fabbri, i due cugini impegnati fra l’altro sulla produzione delle albicocche, entrate nella gamma Questo l’ho fatto io nel 2022. L’azienda socia di Agribologna ha un’estensione di circa 80 ettari, di cui 26 dedicati a 28 differenti varietà di albicocche e 40 a pesche e nettarine. Tra le varietà principali annoverate dall’azienda ci sono Farbela, Wonder Cot, Lady Cot e Nirosa. La campagna del 2022 delle albicocche – a causa dell’andamento siccitoso, ha determinato una maggiore qualità del prodotto. Per quanto riguarda i volumi, sono stati molto elevati. Il 2022 si può definire un’annata positiva, perché il frutto non ha sofferto per le gelate e a livello di vendite e consumi si è tornati al 2019, pre-Covid. La carenza di pioggia ha determinato una particolare qualità del prodotto, per le temperature alte che hanno anticipato la maturazione dei frutti, ma chiaramente è contestualmente causa di problemi idrici non indifferenti.
I soci produttori sono i protagonisti assoluti della nuova campagna 2023, quali attenti custodi del territorio, profondi conoscitori di ogni tipicità, specialisti e speciali come i loro prodotti, frutto di conoscenza profonda, ricerca continua e impegno quotidiano nel garantire salubrità e gusto, come testimoniato dai marchi di tutela e tipicità, su cui Agribologna, dopo aver creato il marchio ‘Zucchina chiara di Bologna’ e ‘Romagna in tavola’, intende proseguire la strada di valorizzazione delle eccellenze territoriali. Il primo protagonista della campagna sarà Alberto Nanni dell’Azienda Agricola Manni, di Sant’Arcangelo di Romagna, con gli asparagi. I canali scelti per la campagna 2023 sono: stampa, radio, TV, Social (Instagram e Facebook) e digital adverstising (YouTube, Google e Social)
Fresco senso rilancia sulla linea Osè, con il nuovo packaging da 125 grammi, al 30% in plastica ‘Prevented Ocean Plastic’, in collaborazione con Guillin e OceanCycle. Il nuovo packaging – in piena linea con l’impegno e l’innovazione di Fresco Senso per la sostenibilità, punta sulla plastica riciclata dagli oceani, certificata OceanCycle, integrandola al 30% nel packaging. Il Progetto Prevented Ocean Plastic – esclusiva Guillin – ha un impatto importante: centinaia di milioni di bottiglie sottratte ai fiumi e agli oceani, raccolte sulle rive e sulle coste e trasformate in materia prima di alta qualità, con modalità socialmente responsabili. La completa tracciabilità del materiale, i controlli effettuati da OceanCycle, per garantire un’interazione equa ed etica con tutte le persone coinvolte nella catena di approvvigionamento, ne sono caratteristiche distintive.
“Sono queste le premesse – conclude Moretti – che ci hanno portato a scegliere Prevented Ocean Plastic, in collaborazione con Guillin, per la linea Osè di Fresco Senso. La nostra attenzione per la sostenibilità è centrale e prosegue da sempre verso l’innovazione. D’altra parte, con la Linea Osè abbiamo aperto un percorso del tutto innovativo, per il nostro settore in Italia. Guardare a nuove frontiere e aprire nuovi orizzonti fa parte della nostra missione. Si tratta di un percorso già iniziato un paio di anni fa, con il primo prodotto lanciato con pack realizzato con plastica recuperata, la linea dei nostri bicchieri in carta di cui siamo co-packer per altri brand e le nostre confezioni realizzate con l’80% di plastica riciclata”
La Linea Osè-Vellutate di Frutta, è la linea di vellutate di frutta, ottenute da puree estratte a freddo e pastorizzate con il sistema HPP, che mantiene inalterati i sapori, colori, profumi e soprattutto le caratteristiche nutrizionali della frutta fresca. L’offerta presenta tre diversi mix di frutta e verdura: mix giallo (mango, banana, mela, guava rossa), rosso (frutti di bosco, banana, mela), rosa (fragola e banana). Senza l’aggiunta di coloranti, conservanti o zuccheri, le vellutate si confermano come uno snack leggero, salutare e gustoso, da consumare con praticità e immediatezza o da abbinare in ricette sempre nuove.
Convegni e approfondimenti sulla Cipolla Rossa di Tropea Igp
Dai 10mila quintali prodotti nel 2008 ai 380mila del 2022; dagli ettari che nel 2008 erano tra gli 80 ed i 100 ai 1.000 ettari raggiunti nel 2022. Le aziende aderenti al Consorzio sono triplicate nel giro di 15 anni e oggi rappresentano la quasi totalità dei produttori presenti nell’areale. La crescita, in termini di produzione, cammina di pari passo con una visibilità mediatica straordinaria, capace di raccontare nel mondo l’esperienza della produzione e dei territori. Solo nell’ultimo semestre: oltre 40 approfondimenti, più di 130 uscite e 50 testate giornalistiche tra tv, web e stampa regionale e nazionale, con una readership di quasi 28 milioni di utenti e 18 milioni contatti raggiunti sul web che
“Sono, questi – sottolinea il presidente del Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, Giuseppe Laria – i risultati ed i numeri di quello che può essere considerato un autentico modello virtuoso e che saranno approfonditi nel corso del Macfrut 2023, la fiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Center dal prossimo mercoledì 3 al venerdì 5 maggio, dove la virtuosa esperienza consortile meridionale sarà protagonista insieme alla Regione Calabria.
Sono due i momenti di approfondimento che, in particolare martedì 4, vedranno protagonista il Consorzio. Valorizzazione di Dop & Igp in Gdo. Quando la cipolla fa sorridere… i consumi: il caso del Consorzio di tutela Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp”. Questo è il titolo del primo incontro che sarà ospitato dalle ore 11 alle ore 12,30 nell’area hall b5/d5 – 021.
Il secondo incontro è intitolato: La Calabria: potenzialità e realtà. L’agricoltura in numeri. È stato chiamato a relazionare sul tema l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Di valorizzazione dei prodotti della terra: comunicazione e innovazione del Consorzio tutela Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp parlerà, invece, il presidente Giuseppe Laria.
Fonte: Be Fruit, Cora Seeds, Agribologna, Consorzio Cipolla Rossa di Tropea Igp