Sta continuando fare proseliti e a moltiplicare i volumi il progetto “Basilicata in Guscio”, che prevede la produzione di nocciole per conto di Ferrero spa. Dopo i primi conferimenti del 2020 e una buona campagna 2021, quest’anno i volumi sono cresciuti in modo consistente, per l’entrata in produzione di nuovi impianti.
A fare il punto della situazione è Donato Lisanti, amministratore di Coribas società agricola, organo di gestione di Basilicata in Guscio. “A livello quantitativo – conferma Lisanti – abbiamo registrato un deciso upgrade, arrivando a circa il 60% in più rispetto allo scorso anno. Gli impianti, del resto, tutti messi a dimora di recente, stanno pian piano entrando in produzione. Poteva andare meglio, invece, con la qualità: a causa della siccità della scorsa estate, infatti, non siamo su standard eccelsi. In ogni modo, il livello qualitativo rimane superiore alla media nazionale”.
Il progetto Basilicata in Guscio, intanto, continua a guardare avanti. “Ritengo – conferma Lisanti – che per tanti agricoltori del nostro territorio sia stata una scelta giusta. Qui piantiamo solo varietà Giffoni, perché è quella che meglio si adatta alle caratteristiche del nostro territorio, e continuiamo ad aumentare gli ettari allevati a nocciola. Per il prossimo anno, avremo circa altri 70 ettari di impianto, oltre ai 300 già in produzione”. In aumento sono anche i soci che, come riferisce lo stesso Lisanti, si attestano attorno al centinaio.
Risalgono al 2015 i primi impianti sperimentali di nocciola per studiare il territorio lucano e tracciarne la sua mappatura vocazionale. Poi, nel 2017 è nata Coribas, per gestire appunto il progetto Basilicata in Guscio, e dal 2021 la fornitura a Ferrero spa è pienamente operativa, con quantitativi previsti in netta crescita di anno in anno.