Frutta a guscio ed essiccata

Castagne: il problema di quest’anno sono i prezzi

Salvatore Dell’Angelo: “La produzione è abbondante, ma i calibri sono piccoli e le quotazioni decisamente al ribasso”

L’annata 2022 delle castagne è molto soddisfacente dal punto di vista produttivo, ma questa situazione sta portando a un drastico calo dei prezzi. Mentre schizzano verso l’alto, ironia della sorte, i costi di produzione. A confermarlo è, tra gli altri, Salvatore Dell’Angelo, il quale nell’azienda di Montella (Avellino) che porta il suo nome segue un castagneto di oltre 20 ettari da più di 30 anni.

“Erano diversi anni – spiega – che non si vedeva una produzione così abbondante. Tuttavia, proprio questo fattore ha prodotto anche effetti negativi. I calibri sono infatti medio piccoli rispetto alla norma, anche se adesso, a dire la verità, sta andando un po’ meglio rispetto alle primissime castagne raccolte. La causa è da ricercare, più che nella siccità, nel fatto che l’allegagione è stata molto abbondante, senza una selezione, quindi il risultato è stato appunto una iper produzione”.

Tale stato delle cose, si sta riflettendo in maniera negativa sulle quotazioni. “Attualmente – continua Dell’Angelo – le nostre castagne sono pagate da 0,90 fino a un massimo di 1,5 euro il chilo. Molto meno, insomma, rispetto ai 2 – 2,10 euro il chilo di un anno fa, e in controtendenza rispetto all’aumento vertiginoso dei costi di produzione. Una vera contraddizione, ma va così. L’unica nota positiva, in questo senso, è che questa situazione dovrebbe frenare l’importazione di prodotto dall’estero. L’industria, infatti, preferisce lavorare il nostro prodotto, che meglio si presta alla pelatura e al congelamento, per il suo alto contenuto zuccherino”.

Lo stesso Dell’Angelo ha poi confermato che, anche nella sua zona, sta andando molto meglio rispetto al passato con il problema del cinipide.

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