Negli ultimi anni la sostenibilità ambientale, che equivale a proteggere l’ambiente promuovendo l’uguaglianza e preservando la crescita economica, è divenuta un tema sempre più stringente. E sempre più le aziende intendono valorizzare la propria identità sostenibile, attraverso azioni e progetti volti a creare soluzioni concrete per il futuro.
Tra queste anche Dole, che da ormai 160 anni porta sulle tavole dei consumatori di tutto il mondo prodotti buoni, sicuri, nutrienti e di alta qualità. Forte, infatti, è il suo impegno nell’essere un importante pioniere nel cambiamento, creando le migliori condizioni nel lungo periodo, dalla coltivazione al consumo. Un impegno risoluto sintetizzato in tre parole The Dole Way e che si focalizza su tre assi principali: le persone, la natura, il cibo. Per migliorare la vita e i mezzi di sostentamento di tutti. Per preservare la terra e rafforzare gli habitat naturali. Per garantire la salute e il benessere di ciascuno, attraverso uno stile alimentare corretto ricco di frutta e verdura fresche della massima qualità.
Risparmiare acqua
Tra le molteplici attività intraprese dall’azienda, una riguarda la gestione di quella che è la risorsa naturale più preziosa e fonte di vita: l’acqua. E della quale se ne comprende l’importanza soprattutto in estate, quando le alte temperature e i fenomeni oramai frequenti di siccità mettono a rischio le nostri sorgenti.
Circa il 71% della superficie terrestre, infatti, è ricoperto di acqua, bene rinnovabile dunque ma non infinito. E del resto, l’acqua è indispensabile per la salute dell’organismo umano, rappresentando circa il 65% del nostro peso corporeo.
Il progetto
Dole da tempo lavora per trovare modi più sostenibili per coltivare frutta e verdura, attraverso un miglioramento continuo e con team di ricerca e innovazione che supportano attivamente tutte le divisioni dell’azienda. L’obiettivo è ridurre il consumo idrico nelle farm e negli impianti di confezionamento e lavorazione giungendo ad una gestione ottimizzata al 100% in tutte le aziende agricole e in tutte le strutture entro il 2025.
Un progetto impegnativo e sfidante che si concretizza già oggi con sistemi di depurazione e riciclo dell’acqua utilizzata, che consentono un risparmio fino all’80% del consumo della risorsa.
E mediante l’irrigazione a goccia, una tecnologia molto precisa, uniforme ed efficiente che partendo dal monitorare l’umidità del suolo in tempo reale, permette ai coltivatori di determinare quanto e quando irrigare, fornendo alle piante l’esatta quantità di acqua di cui hanno bisogno per una crescita ottimale e riducendone lo spreco in misura pari al 25%.
Gli ananas, per esempio, vengono piantati sotto una pellicola di pacciame capace di ridurre l’evaporazione e di conseguenza anche il fabbisogno idrico, così che tutta l’acqua utilizzata è acqua riciclata o acqua superficiale riutilizzata, anziché acqua di falda.
Insomma, un impegno quello di Dole a essere onesti e trasparenti in tutte le sue operazioni e nel loro impatto. Oltre che un atto di responsabilità assunto oggi e per affrontare al meglio il futuro, ispirando e incentivando ciascuno di noi ad assumere quotidianamente un comportamento coscienzioso e scrupoloso. Perché solo attraverso il piccolo gesto di ognuno è possibile un grande cambiamento collettivo.
Fonte: Dole Italia