Il mirtillo sarà un frutto sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori nel prossimo futuro e, nello specifico, tra le varietà prevalenti ci saranno sempre più quelle di Sekoya, una piattaforma di mercato b2b concepita per offrire una eating experience superiore: mirtilli croccanti, di lunga durata, saporiti e dalla qualità costante, forniti tramite una rete semi-esclusiva composta da 14 membri altamente qualificati.
Per l’Italia i partner sono RK Growers, azienda che produce e commercializza frutta in tutto il mondo, con particolare attenzione alle nuove varietà e il Gruppo SanLucar, specializzato nella produzione e commercializzazione di frutta e verdura di alta qualità.
Ottimi risultati fin da subito
Le cultivar Sekoya, ovvero Sekoya Crunch FC13-083, Sekoya Grande FC13-122, Sekoya Pop FCM14-052, e Sekoya Beauty FC 12-097, sono state piantate in Italia due anni fa e hanno prodotto fin da subito ottimi risultati. Si tratta infatti di varietà caratterizzate da calibro eccezionalmente grande, ottima resistenza alla manipolazione ed al trasporto, ma – soprattutto – da caratteristiche organolettiche molto diverse da quelle dei mirtilli conosciuti fino ad ora. Le varietà più vecchie, infatti, hanno solitamente una spiccata acidità e sono spesso piuttosto morbide al tatto. Le Sekoya, invece, hanno un gusto che va da sub-acido a dolce, e sono particolarmente croccanti.
“Anche dal punto di vista commerciale – aggiunge Carlo Lingua, Ceo di RK Growers – le cultivar Sekoya si confermano potenzialmente eccezionali. Proprio per le loro caratteristiche peculiari, nettamente differenti dalle varietà commercializzate finora, ci sono già tutti i presupposti affinché giungano a costituire un segmento a parte. Quest’anno sarà il primo banco di prova per le varietà Sekoya grazie alla produzione in Piemonte e in altre regioni italiane, incluso il Sud Italia. Il nostro progetto consiste nel raggiungere in pochi anni una forte produzione in Italia e nel mondo per poter garantire le varietà Sekoya 12 mesi all’anno”.
“Il nostro obiettivo è fornire mirtilli di qualità elevatissima per il maggior numero di mesi all’anno, puntando il più possibile sulle produzioni nazionali – conferma Erminio Colombini, operation manager Italia di SanLucar – Attualmente sono stati messi a dimora circa 15 ettari di Sekoya in Italia, ma grazie al rapido sviluppo del nostro network di agricoltori partner che operano in molte regioni italiane, prevediamo di arrivare a 120 ettari entro il 2027. La disponibilità di prodotto nazionale è prevista da fine marzo a fine ottobre”.
Intanto, anche la produzione 2022 sarà in linea con le ottime performance tipiche delle varietà del gruppo Sekoya.
“Questo – spiegano da Fall Creek, lo sviluppatore delle varietà Sekoya – non è affatto una cosa scontata. Produrre mirtilli richiede infatti forti investimenti iniziali e competenze agronomiche di altissimo livello. A noi piace dire che è la qualità la cosa più importante: per questo lavoriamo al fianco di partner che ci garantiscono un prodotto dalle caratteristiche superiori”.
Cresce il consumo di mirtilli
In diversi Paesi del mondo si sta assistendo a una crescita rapidissima del consumo di mirtilli, proprio grazie alla sempre maggiore disponibilità di nuove varietà, in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori e dei distributori molto meglio di quelle del passato. Attualmente, la realtà con il più alto rapporto di consumo e la più alta penetrazione è il Canada, che vanta una media pro capite annua di 2,5-3,5 chili e una penetrazione di quasi il 70%. L’Europa è ancora molto lontana da queste cifre, ma in Paesi come il Regno Unito si consumano tra gli 830 grammi e il chilo e 300 pro capite all’anno e più del 45% della popolazione acquista mirtilli.
“Crediamo che la principale attività da svolgere a sostegno dei consumi consista nel lavorare bene in campo ed in magazzino per immettere sul mercato mirtilli perfettamente salutari per il consumatore, bellissimi e buonissimi da mangiare – concludono Erminio Colombini e Carlo Lingua – Ovviamente, anche l’esecuzione di iniziative di marketing già ampiamente collaudate in tutti gli altri settori del food & beverage aiuteranno questo progetto. Grazie alle loro qualità, i nostri mirtilli sono già facilmente individuabili dal consumatore, il nostro obiettivo per i prossimi anni sarà quello di renderli ancora più riconoscibili attraverso un bollino sulle confezioni che certifichi la provenienza Sekoya”.
Fonte: Sekoya