“La pandemia ha cambiato di molto le nostre capacità previsionali, non è facile dire che cosa succederà tra sei mesi. Quello che è certo è che oggi si deve ragionare su scala mondiale”. Così Massimo Delpozzo, Cso di Nord Ovest, che aggiunge: “Ci sono aree ancora fortemente congestionate, in particolare l’America. La mancanza dei container è tutt’altro che risolta, trovare posto in stiva è ancora complicato. Ci si muove in uno scenario di disorganizzazione a livello globale”.
Le tariffe restano alte, ma non dovrebbero aumentare
Lo scenario è noto da tempo. Con la pandemia i container sono diventati introvabili, le aree congestionate hanno rallentato tutti, facendo accumulare ritardi a cascata. Le performance di tutte le compagnie marittime sono peggiorate, anche delle più affidabili. E i costi dei noli hanno raggiunto livelli fino a qualche tempo fa inimmaginabili: “In queste situazioni non vale la regola del chi paga di più, ottiene di più – riferisce Delpozzo – Oggi le tariffe, pur rimanendo alte, restano stabili. Non dovrebbero verificarsi ulteriori aumenti“.
La programmazione è vincente
Per rispondere a una situazione tutt’altro che facile, Nord Ovest ha puntato sulla programmazione: “E’ vero che il mercato dell’ortofrutta è dinamico e connotato dall’agilità degli esportatori – precisa Dalpezzo – Ma è altrettanto vero che la logica della programmazione ci ha permesso di accedere alle tariffe migliori. Il nostro compito è impostare politiche di protezione della merce, chi ci ha seguito ha vinto. Certo programmare non significa non avere un piano alternativo al momento del bisogno”.
Autisti e green pass
A complicare le cose è anche la carenza di autisti. Trovare operatori che carichino e scarichino le merci è sempre più difficile e la situazione potrebbe peggiorare: “Il camion è considerato un luogo di lavoro, e pertanto con l’introduzione dell’obbligo del green pass molte flotte hanno perso parecchi autisti, alcune anche il 20% del personale – spiega il manager – Con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 la situazione potrebbe farsi addirittura più critica”. Il problema è in effetti complesso: oltre agli autisti che hanno scelto di non vaccinarsi, occorre considerare che una significativa quota della forza lavoro non è italiana e pertanto può aver concluso il ciclo vaccinale con sieri diversi da quelli che danno diritto al green pass.
“Per far fronte alla carenza di autisti Nord Ovest ha fatto degli investimenti mirati ad accrescere la propria logistica interna. Negli ultimi due anni non è più esistito un momento di tranquillità ma posso dire che le scelte della proprietà, unitamente agli sforzi di tutti coloro che lavorano in Nord Ovest, sono stati premianti. Basti pensare al nostro customer service, che per stare dietro alle prenotazioni e cancellazioni dei posti in stiva è stato decuplicato. Si è lavorato incessantemente sette giorni su sette, ma possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati raggiunti”.
L’affidabilità paga
“Mai come quest’anno abbiamo acquisito nuovi clienti, alcuni di questi anche molto importanti – conclude il manager – Siamo arrivati preparati a livello operativo, il processo di digitalizzazione intrapreso da tempo ha pagato e ci ha permesso di farci scegliere da chi era alla ricerca di affidabilità“.